Cibo torna in azione, prima copriva le scritte fasciste con la sua arte ora anche quelle no vax
Combattere il vandalismo e la rabbia con dei disegni gustosi. Prosegue la missione del veronese Cibo.
Dalle scritte fasciste coperte con frutta, formaggi, verdura “street art”, ora Cibo dedica il suo tempo a coprire le scritte no vax.
Cibo torna in azione
Combattere il vandalismo e la rabbia con dei disegni gustosi. E’ questa la missione del writer veronese Pier Paolo Spinazzè, in arte Cibo, che dal 2008 ha dato il via al suo progetto di street art con lo scopo di riuscire a cancellare ogni manifestazione di odio sulle mura della città scaligera e della sua provincia. Come lui stesso spesso ricorda, già nel 2008 ha deciso di disegnare il cibo perché esso racchiude una buona parte della nostra tradizione, oltre al fatto che il cibo significa anche trascorrere del tempo insieme alla propria famiglia o alle persone che si amano.
Per anni ha coperto scritte fasciste, svastiche e croci celtiche, ora Cibo ha iniziato a ripulire i muri della provincia di Verona dalle scritte no vax. L’ultima recitava “I vax uccidono, ivi libero”, scritta che è stata coperta con due succose mele rosse.
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