La quarta ondata di Covid, che stiamo vivendo in questo periodo, ha messo nuovamente in sofferenza gli ospedali e le strutture pubbliche dell’Ulss 9 Scaligera.
“Reparti ridimensionati, strutture in sofferenza”
I comitati a sostegno ospedali Villafranca, San Bonifacio, Isola della Scala tornano a sollevare la questione sulle strutture ormai in grande soffernza:
“I reparti sono stati ridimensionati, gli interventi chirurgici, anche importanti, spostati o soppressi, le visite specialistiche posticipate di mesi o addirittura annullate come pure tutti gli screening oncologici.
In quasi due anni di pandemia, emerge ancora una volta una programmazione sanitaria regionale fallimentare, che non è riuscita ad attuare quanto previsto dalle schede ospedaliere ( Ospedali di Comunità, Medicina territoriale, … )”.
I comitati proseguono:
“Nonostante il peggioramento della situazione fosse stato ampiamente preannunciato, non si è provveduto con interventi seri e mirati, ma si continua ad intervenire in emergenza e, cosa ancor più grave, a favorire ed implementare la sanità privata. A farne le spese sono soprattutto gli ospedali e le strutture pubbliche del territorio, con tagli e ridimensionamenti di posti letto e personale. Dal 2020 al 2021 i posti letto nel pubblico sono diminuiti di 185 unità ( da 1072 a 887 ), mentre nel privato sono aumentati da 1228 a 1382 ( più 154 ). Inoltre non esiste una giusta ripartizione dei pazienti covid con le strutture private, per cui gli ospedali pubblici, travolti dall’emergenza covid, si vedono costretti a chiudere interi reparti e a stravolgere le attività ordinarie e salvavita”.
Tutelare la sanità pubblica
I comitati inoltre puntualizzano:
“La sanità pubblica va tutelata e potenziata con una programmazione regionale seria, mirata e rispettosa delle persone e con interventi socio-sanitari territoriali in grado di rispondere adeguatamente ai numerosissimi bisogni della popolazione. E’ necessario quindi ripristinare al più presto i poliambulatori purtroppo soppressi negli ultimi anni, implementare i servizi di diagnostica e di medicina di base integrata, realizzare gli Ospedali di Comunità e i Punti di Primo Intervento h.24, peraltro già previsti nelle schede ospedaliere regionali, e potenziare gli organici di medici e infermieri incentivando e investendo economicamente sulla loro formazione.
I Comitati degli Ospedali chiedono quindi alla Regione di intervenire al più presto per risolvere le criticità sopracitate. Lo Stato ha stanziato parecchi fondi, è il momento di usarli a beneficio di tutti, non solo della sanità privata”.