Verona

Dante 700: un libro e foto giganti in Lungadige San Giorgio

Il libro sarà distribuito in tutte le biblioteche e nelle scuole, dove potrà essere consultato dagli studenti ma anche dai veronesi e dai turisti.

Dante 700: un libro e foto giganti in Lungadige San Giorgio
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E’ un Dante in formato poster gigante quello che troneggia sull’alzaia di lungadige San Giorgio, visibile sia dall’argine ma anche da Ponte Pietra e Ponte Garibaldi.

Dante 700

Le immagini, riprodotte in grandi dimensioni, sono tratte dal libro Dante 700, volume celebrativo realizzato dal Comune in occasione del centenario dantesco e che si inserisce nel ricco programma di eventi e iniziative tuttora in corso.

Il volume raccoglie le foto di tutti i luoghi di Verona che richiamano la presenza di Dante in città, e alcuni anche in provincia. Un’opera celebrativa ed evocativa del patrimonio cittadino legato al Sommo Poeta e che rimarrà a memoria del particolare anno che stiamo attraversando.

Il libro sarà distribuito in tutte le biblioteche e nelle scuole, dove potrà essere consultato dagli studenti ma anche dai veronesi e dai turisti.

A realizzare il progetto e le immagini è stato il fotografo Lamberto Bottaro, un lavoro frutto del continuo camminare lungo la città e suoi luoghi più nascosti, guidato da tanta curiosità e dalla quella creatività tipica degli artisti.
Basta sfogliare qualche pagina per rendersi conto dell’originalità dell’opera, dotata anche di una sorta di legenda finale che spiega dove trovare i siti e luoghi meno conosciuti.

Volume prezioso

Se per tutta Italia, infatti, il Poeta è simbolo di unità linguistica, per Verona è stato anche una presenza che ha permeato strade e piazze, palazzi e vita di città, scrivendo diverse pagine di storia risalenti all'epoca di Cangrande. È proprio la città degli Scaligeri a parlarci ancora oggi della permanenza di Dante tra le nostre mura e del suo esilio, attraverso scorci che, oltre Settecento anni fa, il Poeta stesso poté scoprire e ammirare. Angoli e dettagli che l'obiettivo di Lamberto Bottaro e i testi del giornalista Bonifacio Pignatti propongono in un intreccio inedito e di grande interesse. Immagini nelle quali lo spazio convive con il trascorrere del tempo, molti scatti sono impaginati uno accanto all’altro come grandi didascalie, in grado di sintetizzare secoli di storia.

In questo prezioso volume, Bottaro ricerca lo spirito della città, quello in cui gli occhi di Dante e gli sguardi dei contemporanei si confrontano e si confondono, tra la statua in piazza dei Signori, un caffè che porta il suo nome, il portale di una chiesa o le pitture murali del Trecento. Così si può camminare per Verona attraverso Dante e conoscere, allo stesso tempo, Dante attraverso Verona. I testi poi accompagnano in modo sobrio e preciso questo percorso di emozioni visive, affiancando approcci più letterari ad una dimensione di coinvolgimento emotivo , nel quale ogni lettore può sentirsi partecipe, rivelando anche informazioni fino ad ora non conosciute.

Proprio per amplificare ulteriormente il legame tra Verona e Dante Alighieri, Bottaro ha avuto l’idea di allestire in via temporanea la mostra su lungadige San Giorgio, dove le gigantografie resteranno esposte per qualche settimana e cambieranno spesso i soggetti proposti. Quest’iniziativa è stata realizzata grazie al supporto dell’azienda Bauli.

Il volume e le foto giganti sono state presentate in lungadige San Giorgio dal sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore ai Rapporti Unesco Francesca Toffali. Presente l’autore degli scatti Lamberto Bottaro.

“Un volume che merita di essere sfogliato – ha detto il sindaco- . Per le bellissime immagine di Verona ma anche perché testimonia il legame tra la città e Dante Alighieri. L’idea di realizzare queste gigantografie va proprio in questa direzione”.

“Nell’anno dantesco abbiamo voluto realizzare qualcosa di evocativo ma che rimanesse anche in futuro – ha aggiunto Toffali-. Il libro sarà distribuito nelle biblioteche cittadine e nelle scuole, e per qualche mese le foto saranno visibili su lungadige San Giorgio. Un modo per valorizzare questa zona molto frequentata dai cittadini”.

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