Diplomati 20 nuovi "cuochi contadini": ambasciatori di prodotti, ricette e della tradizione veronese
Gli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti sono stati prodotti del territorio e di stagione.
Prova superata per i 20 cuochi contadini di Campagna Amica di Coldiretti che si sono impegnati per superare l’esame finale al Mercato Coperto nel quartiere Filippini.
Diplomati 20 nuovi "cuochi contadini"
Gli aspiranti cuochi contadini, 12 della provincia veronese e 8 di quella trevigiana, hanno preparato e illustrato piatti per valorizzare gli ingredienti di stagione e del territorio giudicati da una commissione composta da imprenditori agricoli, docenti, giornalisti ed esperti. Erano presenti, tra gli altri, il direttore regionale di Coldiretti Marina Montedoro, il presidente e direttore provinciali Alex Vantini e Giuseppe Ruffini, Massimo Marzano Bernardi della direzione della formazione regionale e Diego Scaramuzza, presidente nazionale di Terranostra-Campagna Amica (associazione di Coldiretti che riunisce gli agriturismi) e fondatore dell’Agrichef Academy di Coldiretti. Presenti anche Piero Battistoni e Luca Fiorini ristoratori locali.
I criteri per superare l’ultima selezione sono stati il rispetto della tradizione, la valorizzazione del prodotto agricolo del territorio, la cultura contadina senza dimenticare la fantasia personale con un pizzico di innovazione culinaria oltre all’equilibrio complessivo degli ingredienti.
"Dopo oltre 128 ore di formazione – evidenzia Diego Scaramuzza – gli allievi hanno dimostrato di meritare la divisa di cuoco contadino, grazie a un percorso di crescita professionale". "Gli allievi sono tutti agricoltori, – aggiunge Scaramuzza - che hanno seguito lezioni in aula e online per il percorso teorico pratico puntando l’attenzione sulla valorizzazione, soprattutto, del territorio e del suo grande patrimonio enogastronomico, dando anche spunti per osare con l’innovazione in un’ottica di proposta sempre al passo con i tempi, con i gusti degli ospiti e della cucina anti-spreco".
Gli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti sono stati prodotti del territorio e di stagione tra cui: sarde fresche, faraona, uova, riso vialone nano, tarassaco, patate viola, fragole, ricotta, farina di riso nero, guancia di maiale.
"Il cuoco contadino – precisa Stefano Chiavegato, presidente di Terranostra-Campagna Amica Verona - oltre che ad essere un agricoltore e abile cuoco, è anche un conoscitore e perfetto ambasciatore dei prodotti locali che cucina e presenta in modo eccellente per soddisfare le diverse esigenze della clientela".
Hanno conquistato il titolo di cuochi contadini per la provincia di Verona: Mirko Gaspari dell’agriturismo Camposilvano, Alessandro Giacomazzi di Malga Ime, Andrea Mantovanelli dell’azienda agricola Eredi Moggi Giovanna, Laura Brunelli di Malga Vazzo, Daniela Formenti di Malga Cime, Francesca Novello dell’azienda agricola di Novello Gianfranco, Loredana Bimestre dell’agriturismo El Bacan, Alessio Caceffo dell’agriturismo Casa Aurora, Mirta Savoia della società agricola El Gigi, Donato L’Erario dell’agriturismo Macole, Lara Merlin dell’agriturismo La Motta e Martina Pavoni della società agricola Genziana.
L’agriturismo è un fenomeno in ascesa da trent’anni con la particolarità che l’attività può essere svolta solo in aziende agricole e a cura di agricoltori, che ne sono i veri protagonisti. Il corso da cuoco contadino dell’Agrichef Academy di Coldiretti è giunto nella provincia veronese alla quinta edizione. Finora sono stati diplomati quasi 200 cuochi a livello regionale di cui una cinquantina a livello scaligero.
In provincia di Verona sono attivi oltre 400 agriturismi dislocati per il 20% circa in area montana, il 38% in collina ed il resto in pianura. Circa la metà sono soci di Terranostra Verona. La provincia veronese ha circa 1/3 degli agriturismi veneti.
Gli agriturismi veronesi offrono per il 45% solo il servizio di alloggio, per il 25% alloggio e ristorazione, per il 13% solo ristorazione, per il 10% circa il servizio di alloggio e somministrazione di spuntini e per il 7% somministrazione di spuntini.
Stanno aumentando considerevolmente (circa cinquanta) gli agricampeggi anche per la presenza delle mobile home.