Primo provvedimento

Dopo l'aggressione in Pronto Soccorso, agenti in divisa all'ospedale Borgo Trento dalle 8 alle 20

Incontro tra il Questore Rosaria Amato e i vertici dell'azienda ospedaliera di Verona. Il direttore generale Bravi: "Sinergia istituzionale fondamentale per garantire sicurezza al personale sanitario"

Dopo l'aggressione in Pronto Soccorso, agenti in divisa all'ospedale Borgo Trento dalle 8 alle 20
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Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Callisto Marco Bravi, ha incontrato nella mattinata di giovedì 6 febbraio 2025 il Questore di Verona, Rosaria Amato, per discutere delle misure di sicurezza da adottare a seguito dell’aggressione avvenuta sabato notte, 1° febbraio 2025, nel Pronto Soccorso di Borgo Trento. Presenti all’incontro anche il direttore sanitario Matilde Carlucci, il direttore del Pronto Soccorso, Ciro Paolillo, il responsabile del Suem 118, Adriano Valerio, e la caposala del Pronto Soccorso, Elena Rizzi.

Agenti in divisa all'ospedale Borgo Trento dalle 8 alle 20

L’aggressione, che ha coinvolto due infermieri e un operatore socio-sanitario, ha spinto le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza a rafforzare la collaborazione per garantire maggiore protezione al personale sanitario. Il direttore Bravi e il Questore Amato hanno concordato sulla necessità di un confronto con il Prefetto per ottimizzare il protocollo di sicurezza già esistente, sviluppando nuove strategie operative.

Tra le prime misure adottate, è stato deciso che gli agenti presenti nel posto di Polizia interno al Pronto Soccorso di Borgo Trento saranno in divisa dalle 8 alle 20, come deterrente nei confronti dei pazienti con disturbi comportamentali. Inoltre, in collaborazione con la Regione, AOUI sta valutando l’implementazione di sistemi di prevenzione basati su nuove tecnologie e Intelligenza Artificiale.

Il direttore Bravi ha confermato l’introduzione di corsi di difesa personale per il personale sanitario, iniziativa che si aggiunge alle misure già esistenti:

  • videosorveglianza,
  • formazione specifica del personale,
  • istruttori interni per la gestione delle emergenze,
  • vigilanza privata notturna,
  • supporto psicologico e normativo per i dipendenti.

Bravi ha espresso soddisfazione per l’incontro con il Questore Amato:

“Ringrazio il Questore per la disponibilità e la concretezza del confronto. La sinergia istituzionale è fondamentale per lavorare insieme verso un obiettivo comune: garantire la sicurezza del personale sanitario. Ho chiesto inoltre di aggiornare il nostro Centro Antiveleni sulle nuove sostanze individuate sul territorio. Le forze dell’ordine sono alleati indispensabili per i nostri Pronto Soccorso e, su indicazione del presidente Zaia, stiamo valutando l’uso di tecnologie avanzate per migliorare ulteriormente la prevenzione. La sicurezza di medici, infermieri e operatori socio-sanitari è una priorità: chi si prende cura degli altri deve poter lavorare in un ambiente protetto e sereno”.

L’impegno delle istituzioni proseguirà con la stesura congiunta di protocolli operativi per definire le azioni concrete da mettere in campo, garantendo così un sistema di protezione efficace e duraturo per il personale sanitario e i pazienti.

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