a Verona

Farmacie in tilt: piattaforma per le ricette elettroniche in blackout per 24 ore

Molti i pazienti in difficoltà. "Nell’ultimo mese è capitato troppe volte", lamentano i farmacisti

Farmacie in tilt: piattaforma per le ricette elettroniche in blackout per 24 ore
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Ancora problemi alla piattaforma per le ricette elettroniche: numerose farmacie di Verona e non solo sono andate nuovamente in tilt. Tantissime le denunce da parte dei medici e sopratutto i disagi di pazienti.

Farmacie in tilt: ancora problemi alla piattaforma

Un blackout di 24 ore, dalle 15.30 di mercoledì 20 alle 9.30 di giovedì 21 novembre 2024, della piattaforma utilizzata per ricevere ricette elettroniche telematiche: la denuncia arriva da medici di famiglia, farmacisti e soprattutto dai pazienti che non sono riusciti ad ottenere medicinali, esami e visite.

Una situazione che ha creato non pochi disagi, sopratutto per chi ha indispensabilmente bisogno di un determinato farmaco per la propria salute. Negli ultimi mesi è infatti successo troppe volte di dover tornare a casa a mani vuote o di dover prendere nuovi appuntamenti.

Ad investire 122 milioni di euro sulla piattaforma è stata la Regione, tuttavia sono ancora troppi i disservizi all'ordine del giorno.

"Un vero e proprio limite per chi lavora sul territorio"

Le continue segnalazioni nel Veronese, che riguardano server nazionale e regionale cui è affidata la gestione di ricette e impegnative che i medici di base rilasciano ai pazienti per medicinali, esami e visite, sono arrivate anche da Federfarma Verona, l'associazione sindacale alla quale aderiscono 258 farmacie sul territorio scaligero e delle quali rappresenta e tutela gli interessi economici, tecnici e morali.

Elena Vecchioni

“Il sistema informatico è un sistema che dipende a livello regionale dal SAR e a livello nazionale dal SAC – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona - Sono sistemi complessi di piattaforme complesse dove viaggiano migliaia di dati, quindi è chiaro che il blackout può capitare. Quando capita troppo spesso è un limite veramente difficile ed è difficile per chi come noi lavora sul territorio”.

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