Forza Italia non vota il Bilancio regionale, la Lega: "In Veneto è uscita dalla maggioranza"
Il sindacato veneto è contro le novità proposte dal Governo e in discussione in Parlamento: "Ridotte ancora di più le tutele dei lavoratori"
Nel corso di martedì 17 dicembre 2024 a Venezia il Consiglio Regionale ha discusso il bilancio che Forza Italia ha annunciato non voterà. Fuori da palazzo Ferro Fini anche la protesta della Cgil contro il Codice degli Appalti.
Manovra di bilancio: Forza Italia non partecipa al volo
In aula, va in scena la discussione sulla manovra di bilancio. Forza Italia, guidata dall'europarlamentare ed ex sindaco di Verona, coordinatore regionale del partito, Flavio Tosi, non partecipa al voto:
"Siamo contro l'aumento dell’Irap, ma restiamo parte della maggioranza".
Fratelli d'Italia prova a mediare:
"E' chiaro che questo è uno strappo che va ricucito - sostiene Lucas Pavanetto - e Fratelli d'Italia in primis, come forza motrice e primo partito in Veneto in questo momento, ha il dovere di cercare di ricucire questo strappo".
Per la Lega, però, il capitolo è chiuso.
"Forza Italia ha deciso di uscire dalla maggioranza qui in Regione Veneto. Per il resto il centrodestra procede unito" - conclude Stefano Villanova.
Codice degli Appalti: la protesta della Cgil
Ma la giornata a palazzo Ferro Fini si è aperta con la protesta della Cgil contro le modifiche introdotte dal governo al codice degli appalti pubblici. Nel dettaglio, il correttivo al Codice dei contratti pubblici del 2024 rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema degli appalti pubblici in Italia.
L'introduzione di novità come l'equo compenso, la digitalizzazione e le tutele lavorative sarebbero volte alla trasparenza e all'efficienza del settore. Ma c'è chi non è del tutto d'accordo.
"Le modifiche ridurranno ulteriormente trasparenza, legalità, ma soprattutto tutele e diritti dei lavoratori".
La critica è stata dunque mossa da Cgil Veneto, convinta che il tema non sia di poco conto, visti i numeri sugli appalti in tutta la regione nel 2023: sottoscritti 20.219 contratti, per una spesa complessiva annua di quasi 16 miliardi di euro tra lavori, servizi e forniture. Il sindacato chiede che la Regione si schieri.
“Si sta per appalti sicuri – sostiene Daniele Giordani, Segretario Cgil Venezia - ben retribuiti in cui i lavoratori hanno diritti e salari adeguati o se invece si sostiene una modifica che ridurrà i salari e inevitabilmente anche la qualità dei servizi”.
Il sostegno dei consiglieri di opposizione
Anche i consiglieri di opposizione solidarizzano con la protesta sindacale.
“Sappiamo che il governo sta cercando di rendere i subappalti più facili – dice Elena Ostanel, il Veneto che vogliamo - e noi sappiamo che i subappalti creano più insicurezza sul lavoro e in questa regione abbiamo già troppe morti sul lavoro”.