Grande festa a Verona per il 495° Venardì Gnocolar
Centinaia di volontari, vestiti con gli abiti della tradizione o a bordo di carri allegorici realizzati con mesi di lavoro, hanno dato vita a questa festa

Oggi Verona celebra il 495° Venardì Gnocolar, uno degli eventi più attesi del Carnevale scaligero. Centinaia di volontari, vestiti con gli abiti della tradizione o a bordo di carri allegorici realizzati con mesi di lavoro, danno vita a questa festa, regalando emozioni e sorrisi, soprattutto ai più piccoli, che spesso vivono per la prima volta la magia del Bacanal.
Grande festa a Verona per il 495° Venardì Gnocolar
Il grande corteo è partito puntuale alle 13:45 da Corso Porta Nuova, guidato dal Papà del Gnoco, figura simbolo della manifestazione. Dopo aver ricevuto le chiavi della città dal sindaco Damiano Tommasi, il Sire del Carnevale ha sfilato con la sua corte, assumendo per un giorno il ruolo di "primo cittadino".


Come da tradizione, in mattinata il sindaco ha incontrato tutte le maschere presso Palazzo Barbieri, accogliendo non solo quelle veronesi ma anche gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero. All’evento hanno partecipato anche l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e il presidente del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi.
Valeria Marini la madrina del Carnevale
Ospite d'onore della giornata e madrina della manifestazione è stata la soubrette Valeria Marini, che ha preso parte alle celebrazioni ufficiali a Palazzo Barbieri.


L’edizione di quest’anno ha visto una straordinaria partecipazione. Le maschere del Carnevale di Verona e provincia hanno sfilato accanto a rappresentanze provenienti da undici diverse regioni italiane e a gruppi stranieri giunti da Sri Lanka, Perù, Colombia, Bulgaria, Ucraina, Georgia e Croazia.

I carri allegorici, realizzati con cura e fantasia, hanno colorato le strade della città, mentre le bande musicali e le majorettes, tra cui una formazione polacca e due gruppi italiani provenienti da Fiano Romano e Montebelluna, hanno accompagnato il corteo con le loro esibizioni.




