Prevenzione

I veronesi non vogliono rovinarsi le vacanza di Natale, boom di vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie

I grandi HUB gestiti dalle Ulss non ci sono più, ma si può prenotare la propria dose in farmacia. A Verona, ad esempio, ve ne sono più di 100 che aderiscono

I veronesi non vogliono rovinarsi le vacanza di Natale, boom di vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie
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Dati in crescita a vista d'occhio per le prenotazioni di vaccini anti-Covid nel Veronese: soltanto nell'ultima settimana la percentuale è salita a +62%.

Boom di vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie di Verona

Complice sicuramente l'arrivo delle festività e il timore di restare ammalati tra Natale e Capodanno, crescono le persone che si vaccinano contro Covid ed influenza.

Nella scorsa settimana infatti, dall’11 al 17 dicembre 2023, a Verona le vaccinazioni anti-Covid gestite da più di 100 farmacie sono state 1400, contro le 900 della settimana precedente. Una percentuale che cresce del 62%.

Numeri incoraggianti: dal 1° novembre 2023, data di inizio della campagna preventiva contro il Covid, 64 farmacie veronesi hanno eseguito il 30% del totale delle vaccinazioni registrate in tutta la regione, risultando prime per attività.

I vaccini anti Covid vengono conservati nei congelatori degli ospedali a meno 50°, mentre nei frigoriferi delle farmacie a temperature meno estreme, resistendo per circa 30 giorni.

C’è, dunque, un grande gioco di squadra tra l’Asl e le farmacie, che hanno sostituito gli Hub del periodo pandemico per assistere chiunque voglia vaccinarsi. Ci si può prenotare il giorno prima, in modo da evitare qualsiasi tipo di spreco.

Per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale, a Verona le dosi sono già somministrate in farmacia: secondo i dati, i vaccinati sono stati 9700, più dell'intera stagione vaccinale 2022.

Una richiesta "in costante crescita"

A spiegare questa crescita nel dato delle prenotazioni di vaccinazioni anti-Covid in provincia di Verona è Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona:

"I numeri confermano che i cittadini veronesi si affidano alle farmacie territoriali – ha raccontato il segretario di Federfarma Vanzan – che sono diventate il punto di riferimento primario nella prevenzione del Covid. Fin dalla prima settimana della campagna vaccinale abbiamo assistito ad una richiesta in costante crescita che ha portato ai significativi dati degli ultimi giorni. Contemporaneamente notiamo anche un incremento della richiesta di test antigenici rapidi in farmacia, segno che la popolazione monitora costantemente il proprio stato di salute e in particolare in questo ultimo periodo.

In primis i fragili, ma ad oggi tutti i Veronesi hanno fatto propri i nuovi fini della campagna vaccinale, ossia affrontare la patologia senza preoccupazioni, ammalarsi senza pericolo. Un obiettivo importantissimo ed eticamente primario finalizzato a non appesantire le strutture ospedaliere che finalmente sembra possano dedicarsi ad altre patologie nell’interesse di tutta la comunità. Per quanto riguarda le vaccinazioni antinfluenzali in 103 farmacie veronesi che offrono il servizio - ha aggiunto il Segretario Federfarma Verona - sono state eseguite dal 2 ottobre, data di inizio della campagna preventiva, 9.682 vaccinazioni che risultano essere il 28% del totale veneto, quasi 34.600.

L’adesione dei cittadini alla campagna preventiva contro l’influenza stagionale in farmacia risulta in crescita se si considera che complessivamente nella passata stagione non si era andati oltre le 9.341 vaccinazioni veronesi e le 29.189 a livello regionale. Anche questo è sintomo che il farmacista vaccinatore, oltre ad essere stato individuato dal Ministero della Salute come operatore sanitario indispensabile in questo ambito, viene apprezzato dalla popolazione sia sotto l’aspetto della professionalità che della fiducia".

Le farmacie vaccinatrici sono reperibili nel sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera divise per tipologie, contro il Covid e contro l’influenza stagionale.

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