Le relazioni non solo come strumenti di produttività ma come leve di benessere. Radici vive che ci tengono in relazione con ciò che siamo: corpo, mente e spirito. È nella relazione che si attiva la fiducia, che si costruisce il futuro, che si riconosce la bellezza dell’essere umano.
Le buone relazioni permettono di sviluppare nuove idee, di creare business, di ridurre le possibilità di ammalarsi, di migliorare il nostro stato psicofisico, di costruire legami sociali per un ben vivere. Ecco perché la Fondazione Relazionésimo ETS lancia oggi la proposta di istituire lo #HumanRelationshipDay, una giornata da celebrare ogni 17 settembre.
Fiera delle relazioni dal 23 al 26 ottobre a Verona
RelazionExpo è più di una fiera. Al via a Verona la seconda edizione del primo format in Italia che mette al centro le relazioni come leva per innovare, ispirare e crescere. Un appuntamento unico: 4 giorni di “open house” per le aziende, enti e organizzazioni di tutta la penisola, nel cuore della città scaligera, dentro la prestigiosa cornice di Palazzo della Gran Guardia. Il progetto, che ha come tema guida “dove le storie creano valore”, è organizzato da Relazionésimo, fondato da Ombretta Zulian e Ketty Panni. Numerosi gli ambiti trasversali affrontati all’interno delle cinque aree tematiche protagoniste di RelazionExpo: abitare, cibo, lifestyle, innovazione e sostenibilità, attorno alle quali aziende, accademici ed esperti discuteranno e coinvolgeranno il mondo dell’imprenditoria verso una “nuova era delle relazioni”.
“Dobbiamo riscoprire il potere profondo e trasformativo delle relazioni – spiegano Zulian e Panni – perché solo attraverso legami autentici possiamo affrontare le complessità del presente con maggiore consapevolezza e speranza. Chi genera economia oggi ha bisogno di ritrovare una dimensione spirituale, un respiro più ampio, affinché al centro del nostro agire torni la persona, con la sua dignità, fragilità e forza. È questo il tempo per agire, ora che possiamo ancora scegliere di trasformare il nostro modo di vivere e produrre. RelazionExpo nasce come spazio vivo e generativo di relazione, dove incontrare le storie che danno valore alle nostre imprese, protagoniste di un cambiamento che mette al centro la cura, la comunità e il senso. Un evento pensato per unire economia, arte e cultura, e per offrire al pubblico un’esperienza nuova, coinvolgente, aperta, grazie a un ricco programma di convegni e momenti di approfondimento a ingresso libero”.
RelazionExpo 2025 (relazionexpo.com) si preannuncia già come un evento imperdibile. Hanno confermato la loro presenza protagonisti di primo piano del mondo imprenditoriale, istituzionale, accademico, artistico ed economico. Tutti insieme, per esplorare nuove frontiere del fare impresa, dove il capitale umano torna ad essere la risorsa più preziosa. Un’occasione unica per attivare connessioni, condividere visioni e costruire il futuro attraverso la forza delle relazioni. RelazionExpo ospiterà anche una mostra, vero e proprio viaggio immersivo dove arte, cultura, ricerca ed economia si intrecciano, dando vita a un luogo di riflessione, confronto e ispirazione. Qui, l’arte non è solo bellezza: è linguaggio, è intuizione, è visione. Artisti e artiste interpretano i cinque macrotemi di RelazionExpo con opere che sono strumenti di lettura del nostro tempo e stimoli per immaginare nuove direzioni. La mostra mette anch’essa al centro l’essere umano, le sue sfide, i suoi bisogni con un linguaggio universale che tocca il profondo e fa riflettere sui grandi temi che coinvolgono ciascuno. L’invito è quello di fermarsi, ascoltare, lasciarsi contaminare e aprirsi al cambiamento. “C’è qualcosa di irriducibile nell’essere umano, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituirci completamente” ha aggiunto lo scienziato Federico Faggin, inventore del microchip, che sarà premiato durante la quattro giorni.
La kermesse che ha il sostegno di UnionCamere Veneto e gode del patrocinio della Provincia di Verona e del Comune di Verona che, simbolicamente, riceverà il testimone dalla città di Vicenza, sede della prima edizione nel 2022, rappresenta quindi una stimolante occasione per discutere, approfondire, conoscere e sperimentare il valore autentico delle relazioni e il loro effetto moltiplicatore. “Viviamo in una società che ha bisogno come l’aria del confronto con l’altro, contro la società dell’angoscia e dell’isolamento. La città è prima di tutto comunità e momenti come questo non fanno che costituire un mattone per una collettività più solidale e prossima” ha evidenziato Alessia Rotta, assessora al Commercio e Attività produttive, Manifestazioni, Rapporti con il Consiglio comunale e Relazioni con il territorio del Comune di Verona.
Ad aprire il programma dei convegni di RelazionExpo la conferenza “Il futuro tra economia, finanza e società: la visione dei giovani economisti” con protagonisti i giovani economisti provenienti da tutto il mondo, attivi in Economy of Francesco o in altre esperienze internazionali tra cui Tracey Freiberg (Usa), Alberto Irazebal (Mexico), Caren Rodrigues (India) moderati da Luca Iacovone. A seguire i convegni: “Abitare teenager senior”, dedicato a nuovi modelli abitativi intergenerazionali promosso da Fondazione Relazionésimo ETS, “Acqua bene comune: etica, impresa e futuro della governance idrica” con la lectio introduttiva di Alberto Pirni della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e in chiusura un dialogo con l’ex ambasciatore d’Italia in Russia Giorgio Starace per parlare di “Geopolitica delle relazioni”.
Tra gli appuntamenti in programma venerdì 24 ottobre il convegno “Le relazioni fragili” con Ugo Morelli e Luigino Bruni, componenti del Comitato scientifico di Fondazione Relazionésimo ETS, in concomitanza con l’incontro “Il posto di lavoro” con il sociologo dell’Università di Padova Daniele Marini e Adriano Bordignon, presidente del Forum delle famiglie. A seguire la presentazione della ricerca svolta da SEC – Scuola di economia civile sul “Capitale RUN” che delineerà ciò che i capitali relazionale, umano e narrativo rappresentano nella vita delle imprese e delle organizzazioni. Il “Turismo delle relazioni” è il titolo della tavola rotonda che aprirà il pomeriggio coinvolgendo operatori del settore, tra cui Alessandra Priante – presidente di Enit e durante la quale interverrà anche il vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio, seguita da “Oltre la Terra: spazio, etica e nuove relazioni per l’umanità” con la presenza, tra gli altri, di Walter Cugno, sviluppatore di programmi spaziali. Il pomeriggio si chiuderà con “Il nuovo protagonismo delle imprese nelle relazioni territoriali” coordinato da Paolo Gubitta dell’Università di Padova e direttore scientifico dell’Area imprenditorialità del Cuoa con vari ospiti, tra cui il presidente di Unioncamere Veneto Antonio Santocono.
Previsto per sabato 25 ottobre “Abc-Digitale e umanità. Relazioni, innovazione futuro”, appuntamento sostenuto dal Digital Meet che si concluderà con la consegna del Premio europeo delle relazioni a Federico Faggin, scienziato e inventore del microchip. Lo stesso Faggin sarà protagonista insieme all’artista, e candidato Premio Nobel per la Pace, Michelangelo Pistoletto dell’incontro “Spiriattualità: conferenza sul bisogno contemporaneo di ‘oltre’”. Completa il programma della mattinata l’incontro “Moda e arte, dove la sostenibilità è in relazione”. Cambio di scenario, nel pomeriggio, per dare spazio a importanti esperienze del terzo settore e dell’economia sociale con il convegno “Dalla terra promessa alla terra permessa” cui seguirà la consegna del secondo Premio Europeo delle Relazioni a Giuseppe Lumia. Nella stessa giornata gli incontri “cosmetica umanistica. La Bellezza che incontra l’Anima” con Giannantonio Negretti e Umberto Borellini, “La bellezza che cura” e “L’arte dell’incontro. La gestione delle relazioni nell’esperienza della mediazione: un ponte tra persone” sarà condotto da Sebastiano Zanolli.
Domenica 26 ottobre, ultima giornata di lavori, proporrà al mattino l’incontro “L’arte del caffè” affiancato dal forum “Palcoscenico di relazioni: l’Arte, lo Spettacolo e la Comunità” che convocherà reti e circuiti culturali e artistici e sarà introdotto da un intervento di Pierluigi Sacco dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara. Uno spazio sarà dedicato anche al tema dei “talenti” e al mondo dello sport come strumento educativo, inclusivo e di relazione con il territorio e la società con l’intervento di Giorgio Chinellato – presidente Panathlon internazionale.
Per maggiori informazioni, restare aggiornati sui panel e i summit e prenotare il proprio posto: relazionexpo.com
#HumanRelationshipDay
“Abbiamo bisogno di tornare a guardarci negli occhi, di riconoscerci come esseri umani complessi fatti di un corpo, una mente e uno spirito, restituendo dignità alla nostra interezza. Dobbiamo smettere di vivere a compartimenti stagni e iniziare a relazionarci con noi stessi e con gli altri in modo autentico, profondo e generativo. Da questa consapevolezza nasce ogni vera trasformazione: le relazioni non sono un accessorio della vita, sono il suo fondamento.
Con #HumanRelationshipDay celebriamo ciò che ci rende vivi, ciò che ci cura, ciò che ci permette di costruire un futuro che abbia senso – spiegano Ombretta Zulian e Ketty Panni fondatrici di Relazionésimo – Da sempre, il nostro impegno ha un unico filo conduttore: prendersi cura delle relazioni, dando vita a progetti concreti e innovativi che migliorino la qualità della vita educativa, sociale, lavorativa ed emotiva di chi ci sta accanto. È questa la nostra visione, il nostro modo di cambiare il mondo: partire dalle persone, e dalle storie che intrecciano”.

Come evidenziato anche dal Work Institute, le aziende che mantengono buone relazioni con i dipendenti hanno più possibilità di trattenere i talenti, mitigando efficacemente gli elevati costi di reclutamento e inserimento di nuovi dipendenti.
Quando i dipendenti si sentono apprezzati e rispettati è più probabile che si sentano maggiormente coinvolti, il che si traduce in un aumento della produttività e dell’innovazione. Questo produce anche un ambiente di lavoro più positivo e stimolante aumentando le possibilità di risultati e performance decisamente migliori.
Ma c’è di più. Secondo una nuova ricerca, le interazioni con amici, colleghi, conoscenti e familiari possono aiutarci a rimanere in salute perché rafforzano il nostro sistema immunitario e riducono il rischio di malattie cardiache, diabete di tipo 2 e ictus.
La “scoperta” arriva direttamente dai ricercatori del Regno Unito e della Cina che sono giunti a questa conclusione dopo aver studiato le proteine presenti in campioni di sangue prelevati da oltre 42mila adulti reclutati dalla UK Biobank.
I loro risultati sono pubblicati oggi sulla prestigiosa rivista specializzata del settore Nature Human Behaviour. Le relazioni sociali, infatti, svolgono un ruolo importantissimo per il generale benessere umano. Le evidenze raccolte dimostrano sempre più che sia l’isolamento sociale che la solitudine sono collegati a una salute più cagionevole con tutte le conseguenze ad essa correlate.
Un team guidato da scienziati dell’Università di Cambridge, Regno Unito, e dell’Università Fudan, Cina, ha esaminato i “proteomi” – l’insieme di proteine – nei campioni di sangue prelevati su una platea di oltre 42mila persone di età compresa tra 40 e 69 anni che hanno partecipato alla procedura di reclutamento di UK Biobank.
Ciò ha permesso agli scienziati di osservare i livelli di proteine presenti nei campioni associando la presenza e la concentrazione di proteine nelle persone socialmente isolate o sole, e come queste proteine (presenti in maniera più o meno elevata) fossero collegate a una salute più precaria. Il team ha calcolato i punteggi di isolamento sociale e solitudine per gli individui.
L’isolamento sociale è una misura oggettiva basata, ad esempio, sulla frequenza con cui un individuo ha contatti sociali con altre persone, sulla sedentarietà, sul fatto che una persona viva da sola oppure sulla partecipazione ad attività sociali. La solitudine, invece, è una misura soggettiva basata sulla percezione che un individuo si senta solo o meno.
Analizzando i proteomi e adeguandoli a fattori come età, sesso e situazione socioeconomica, il team ha trovato 175 proteine associate all’isolamento sociale e 26 proteine associate alla solitudine (sebbene vi fosse una sostanziale sovrapposizione, con circa l’85% delle proteine associate alla solitudine condivise con l’isolamento sociale).
Molte di queste proteine vengono prodotte in risposta a infiammazioni, infezioni virali e come parte delle nostre risposte immunitarie, oltre ad essere state collegate a malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ictus e morte precoce.
Il dodecalogo per le buone relazioni azienda
Ecco 12 suggerimenti di Fondazione Relazionésimo ETS per coltivare relazioni autentiche nella vita privata e professionale per vivere in relazione con sé, con gli altri e con il mondo:
- Ascoltare profondamente
Non solo le parole, ma i silenzi. Non solo gli altri, ma anche sé stessi. L’ascolto è il primo gesto d’amore.
- Accogliere la fragilità
Non come debolezza, ma come porta d’accesso alla verità. È lì che nasce la forza autentica.
- Coltivare la presenza
Essere dove si è. Con il corpo, con la mente, con lo spirito. Senza fuggire, senza distrarsi.
- Riconoscere il valore dell’altro
Ogni incontro è un’occasione per vedere l’unicità dell’altro e specchiarsi nella sua umanità.
- Agire con gentilezza
Non come gesto formale, ma come scelta radicale. La gentilezza trasforma gli ambienti, le relazioni, i destini.
- Onorare il tempo
Non correre. Non rincorrere. Ma abitare il tempo con rispetto, con ritmo, con senso.
- Prendersi cura del corpo
Non per estetica, ma per gratitudine. Il corpo è il tempio che ci permette di vivere, amare, creare.
- Nutrire la mente
Con pensieri puliti, con domande vere, con conoscenza che non divide ma unisce.
- Coltivare lo spirito
Non come dogma, ma come spazio sacro. Dove si abita il mistero, il senso, la connessione profonda.
- Vivere il lavoro come vocazione
Non solo come mestiere, ma come espressione di sé. Dove ciò che si fa è in armonia con ciò che si è.
- Generare bellezza
In ogni gesto, in ogni parola, in ogni relazione. La bellezza è il linguaggio dell’anima.
- Camminare insieme
Perché nessuno si salva da solo. E la vera evoluzione è collettiva, relazionale, condivisa