Colognola ai Colli

Il Piano Industriale di Rilancio per le Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli

Il 26 marzo 2025, a Venezia, si è tenuto un importante incontro per discutere della situazione dello stabilimento produttivo delle Vetrerie Riunite, che da settimane è al centro di una vertenza sindacale coinvolgendo lavoratori, sindacati e istituzioni

Il Piano Industriale di Rilancio per le Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli
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La vicenda delle Vetrerie Riunite, azienda con sede a Colognola ai Colli (VR), è diventata il cuore di una vertenza sindacale che coinvolge in modo diretto lavoratori, sindacati e istituzioni. Un’azienda con una lunga tradizione nel settore della produzione del vetro, che oggi si trova a dover affrontare una delle sfide più difficili della sua storia. La decisione di ridurre il personale e di riorganizzare la produzione ha generato preoccupazione e tensione, ma ha anche spinto a cercare soluzioni concrete per il futuro. Il 26 marzo 2025, a Venezia, si è svolto un incontro fondamentale per tentare di orientare la rotta in questo mare in tempesta, con la partecipazione di tutte le parti coinvolte nella vicenda.

All’incontro, che ha visto la presenza dell’assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan, della Direzione Lavoro Regionale, della Provincia di Verona, dei vertici aziendali assistiti da Confindustria Verona, e dei rappresentanti sindacali di Filctem CGIL e Uiltec UIL, si è discusso della difficile situazione aziendale e di un piano industriale che potrebbe rappresentare l’unica speranza per evitare il tracollo. Un piano che, pur tra molte incognite, si propone di risollevare le sorti di un’azienda che sta attraversando uno dei momenti più critici della sua lunga carriera produttiva.

Riduzione del Personale e Un Piano di Rilancio per il Futuro

La situazione delle Vetrerie Riunite è diventata ancora più difficile a causa di una scelta dolorosa: l’annuncio di una riduzione del personale che coinvolgerà 49 lavoratori su un totale di 283. Un colpo pesante, che ha scosso profondamente non solo i dipendenti, ma l’intera comunità aziendale. Una decisione che, purtroppo, non si è fermata alla semplice riduzione del personale, ma che ha coinvolto anche la riorganizzazione produttiva, portando con sé una serie di preoccupazioni per il futuro. Tuttavia, l’azienda non ha abbandonato la speranza e ha messo in campo un ambizioso piano industriale di rilancio, che prevede non solo la riduzione dei volumi di produzione e del personale, ma anche investimenti significativi in automazione, manutenzione e la ricostruzione del forno. Questo piano, che prevede una serie di interventi a partire dal 2025 fino al 2029, è un tentativo deciso di restare competitivi e garantire una continuità produttiva, ma la strada che si prospetta è tutt’altro che facile.

Un Piano Ambizioso: Investimenti e Futuro

Il piano di rilancio, come sottolineato dall’assessore Mantovan, non si limita a tagli occupazionali, ma include una serie di interventi fondamentali per la modernizzazione dell’azienda e per garantirne la competitività. Automazione e manutenzione ordinaria e straordinaria sono gli strumenti attraverso cui l’azienda cercherà di restare all’avanguardia nel settore, ma la vera sfida si gioca sulla ricostruzione del forno, prevista per il 2028. Un intervento complesso e costoso, che diventa cruciale per il miglioramento della qualità della produzione e per la sostenibilità a lungo termine dell’impresa. In questi investimenti si racchiude la speranza di un futuro per i lavoratori e per l’azienda, ma la realtà è che la strada rimane impervia.

Il Ruolo Cruciale della Regione: Supporto ai Lavoratori

Durante l’incontro, è emerso chiaramente come la Regione Veneto stia cercando di mitigare gli effetti devastanti della riduzione del personale, mettendo in campo tutte le risorse a disposizione per supportare i lavoratori. Valeria Mantovan ha ribadito la volontà della Regione di fungere da mediatrice tra le parti e di garantire il ricollocamento dei lavoratori attraverso percorsi di formazione e altre politiche attive del lavoro. Un segnale forte della volontà di non lasciare soli i lavoratori in un momento così critico. La Regione si è impegnata a seguire passo dopo passo l’attuazione del piano, monitorando i progressi e intervenendo con le misure necessarie.

La Situazione di Borromini: Un Ulteriore Capitolo

Oltre alle difficoltà di Vetrerie Riunite, l’incontro ha trattato anche la situazione di Borromini, una delle altre aziende del gruppo, per la quale è prevista la cessazione totale delle attività. Qui, i 45 lavoratori rischiano la perdita del posto di lavoro. Per loro, la Regione ha proposto soluzioni che vanno dalla riindustrializzazione all’utilizzo di ammortizzatori sociali, nella speranza di evitare che il dramma della disoccupazione colpisca anche questa parte della forza lavoro.

Le Prossime Mosse: Un Futuro da Costruire Insieme

Sebbene la trattativa non sia ancora giunta a una conclusione definitiva, l’assessore Mantovan ha garantito che la Regione continuerà a impegnarsi a fondo per trovare una soluzione che possa accontentare tutte le parti coinvolte. Il futuro delle Vetrerie Riunite e dei suoi lavoratori dipende, infatti, da un delicato equilibrio tra il rilancio industriale e la tutela dei diritti dei lavoratori. Un futuro che va costruito insieme, con la speranza che le misure previste possano effettivamente garantire la sostenibilità dell’impresa e il lavoro stabile per la comunità locale.

In definitiva, la vicenda delle Vetrerie Riunite è una sfida che si inserisce in un contesto difficile, ma che porta con sé anche una serie di opportunità. La strada per il rilancio è lunga e piena di difficoltà, ma il futuro della comunità e dei lavoratori dipende dalla capacità di affrontare queste difficoltà con determinazione e spirito di collaborazione. La speranza è che, con il giusto supporto, si possa arrivare a una soluzione che garantisca la continuità produttiva e il futuro industriale della zona.

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