Verona

Imprenditore con computer diventa statuina del presepe, consegnata al Vescovo Zenti

La statuina è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità.

Imprenditore con computer diventa statuina del presepe, consegnata al Vescovo Zenti
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Un imprenditore che tra le mani ha un computer, riportante il simbolo di una spiga di grano, immagine di un futuro che ha radici antiche.

Imprenditore con computer diventa statuina del presepe

E’ la statuina per il Presepe 2021 consegnata nei giorni scorsi al Vescovo di Verona, Monsignor Giuseppe Zenti, da Confartigianato Imprese Verona e Coldiretti Verona, nell’ambito dell’iniziativa promossa dalle due Confederazioni nazionali insieme a Fondazione Symbola.

La statuina è passata dalle mani del presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri, accompagnato dal Direttore Valeria Bosco, e del nuovo Presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, con il Direttore Giuseppe Ruffini, a quelle del Vescovo, per continuare il progetto pluriennale teso a valorizzare la tradizione del presepe, promosso proprio da Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola che, con le rappresentanze d’impresa, hanno sottoscritto il Manifesto di Assisi. Eventi analoghi si sono svolti in tutta Italia, con la consegna delle statuine ai vescovi delle 226 Diocesi.


Obiettivo dell’iniziativa è aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro, valorizzando la qualità del “made in Italy”. L’anno scorso, nel pieno dell’emergenza Covid-19, fu un’infermiera, come tributo a tutti coloro che operano nella sanità. Quest’anno è l’imprenditore che affronta le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni.

Monsignor Zenti ha espresso l’apprezzamento “per questo gesto di devozione – ha affermato –, volto a diffondere i valori del lavoro e della concreta operosità degli imprenditori, quale contributo per la rinascita di un’economia a misura d’uomo, come auspicato dal Manifesto di Assisi”.

Forte desiderio di resistere e ripartire

Il Vescovo ha poi chiesto ai due presidenti un aggiornamento sull’attuale situazione del mondo imprenditoriale dell’artigianato e dell’agricoltura, cogliendo le preoccupazioni legate al perdurare dell’emergenza sanitaria, alle difficoltà di reperire personale, ai rialzi incontrollati dei prezzi di carburanti, materie prime ed energia, alla mortificante concorrenza sui prezzi dei prodotti provenienti dall’estero, ai danni alle colture creati dai fenomeni meteorologici estremi.

“Tra gli imprenditori, però, c’è un forte desiderio di resistere e ripartire – le parole di Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Infatti, quest’anno, portiamo nel Presepe il simbolo dei milioni di artigiani e piccoli imprenditori italiani che hanno saputo reagire alla crisi e oggi sono pronti a contribuire alla ripartenza del Paese. La statuina è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Imprenditori che usano gli strumenti digitali e tecnologici per rilanciare le radici profonde della nostra tradizione produttiva, dell’eccellenza manifatturiera made in Italy. Abbiamo voluto rappresentare così l’operosità e il saper fare che animano i nostri imprenditori, protagonisti dello sviluppo economico ma anche attori sociali partecipi della vita delle comunità territoriali. Rinnoviamo la tradizione del Presepe con un segno di speranza: la vitalità e l’ingegno dei nostri imprenditori, il loro slancio per costruire la rinascita economica e sociale dell’Italia”.

“L’agroalimentare italiano ­– ha affermato Alex Vantini, Presidente di Coldiretti Verona – affronta la crisi generata dalla pandemia Covid con un esercito di quasi un milione di agricoltori e allevatori che non hanno mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari ai cittadini, anche con iniziative di sostegno sociale e di straordinaria solidarietà che l’agricoltura moderna è oggi in grado di offrire nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza. Si tratta di un risultato reso possibile dalla capacità degli imprenditori agricoli di coniugare tradizione e innovazione facendo delle campagne italiane le più green d’Europa anche grazie agli investimenti per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni”.

“Ringrazio Confartigianato e Coldiretti Verona per il dono – ha concluso Monsignor Giuseppe Zenti –, frutto di una collaborazione tra diversi protagonisti del mondo produttivo, e per questo di ancora maggior valore. La collaborazione, l’armonia, il lavorare insieme ci accompagneranno verso l’uscita da questa situazione di grande difficoltà per tutti noi”.

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