Verona

Inaugurata la statua creata dal maestro Albano Poli su commissione della Società Dante Alighieri

E' stata posizionata all'ingresso della chiesa di Sant'Elena, vicino al chiostro del Duomo.

Inaugurata la statua creata dal maestro Albano Poli su commissione della Società Dante Alighieri
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Lascia a bocca aperta la straordinaria somiglianza tra Dante Alighieri e la scultura in bronzo inaugurata oggi, giovedì 8 luglio 2021 in occasione della visita del ministro alla Cultura Dario Franceschini.

Inaugurata la statua creata dal maestro Albano Poli

La statua, realizzata dal maestro Albano Poli su commissione della Società Dante Alighieri di Verona, è stata posizionata all'ingresso della chiesa di Sant'Elena, vicino al chiostro del Duomo. E lì rimarrà da qui e per sempre, a suggellare quel legame tra il Sommo Poeta e la città scaligera che nell'anno del 700° anniversario trova il giusto riconoscimento e che oggi è stato ulteriormente confermato dalla visita e della parole del Ministro Franceschini.

La scelta del luogo non è casuale. La chiesa di Sant'Elena è infatti uno dei luoghi danteschi della città, dove il passaggio di Dante è documentato storicamente. Proprio nella chiesa tra la Cattedrale e la Biblioteca Capitolare, nel 1320, Dante legge ai canonici e agli uomini di cultura veronesi la sua celebre 'Questio de aqua et terra', un vero e proprio trattato di fisica che è anche l'opera organica che definisce con esattezza il luogo e il tempo in cui il poeta fu a Verona.

La statua

Si tratta di una scultura in bronzo, realizzata con la tecnica della fusione a cera persa e decorata con patina policroma. Alta quasi 2 metri, larga 80 cm e con un peso di 260 chilogrammi, è un vero e proprio monumento che oltre ad elogiare la grandezza del Poeta, ne evidenzia il retaggio tramandato nei secoli dell'insegnamento della Divina Commedia. L'assenza di basamento ne fanno un'opera interattiva, che comunica con la sua semplice presenza il significato voluto dall'artista e dalla committenza.

duomo eufemia

Lo scoprimento della statua è avvenuto al termine della cerimonia tenutasi in Duomo per illustrare al Ministro Franceschini e alle autorità presenti la genesi e le finalità del progetto.
Oltre al sindaco Federico Sboarina e al Ministro alla Cultura Dario Franceschini, hanno partecipato il prefetto Donato Cafagna, il vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, la presidente della Società Dante Alighieri Comitato di Verona e membro del direttivo nazionale Maria Maddalena Buoninconti con il vice presidente Amedeo Portacci, l'artista e autore della statua Albano Poli con l'assistente Andrea Mezzetti, e i rappresentanti delle istituzioni cittadine. A coordinare gli interventi, Massimo Caserini.

"Un'opera esemplare, un modo importante per rivendicare il ruolo che Verona ha avuto nella vita e nell'opera di Dante e per rimarcarlo agli occhi del mondo intero - ha detto Franceschini -. Questo è davvero un anno eccezionale, non c'è città o comune in cui non si ricordi la figura del Sommo Poeta, con iniziative spontanee che si aggiungono al corposo programma realizzato dal Comitato ministeriale delle celebrazioni dantesche. In questo momento è forte il bisogno di cultura, di tornare nei teatri, di ascoltare la musica nelle piazze. Di tornare a rivedere le stelle, e Verona ha messo una nuova statua di Dante proprio in uno dei luoghi che il poeta ha frequentato in città".

"Ringrazio la Società Dante Alighieri per l'importante contributo in questo anno dedicato alle celebrazioni dantesche - ha detto il sindaco -. La statua e la sua collocazione non possono che rafforzare il legame tra la città e Dante, oltre ad attrarre visitatori, appassionati e cittadini desiderosi di lasciarsi affascinare da ciò che il Sommo Poeta rappresenta per l'intera umanità".

dante eufemia

Alla presidente Buoninconti il compito dei ringraziamenti ufficiali. A cominciare ovviamente dal Ministro Franceschini, che oggi ha onorato Verona della sua presenza; quindi il sindaco Sboarina e il vescovo Zenti, sempre a fianco della Società Dante Alighieri, tutti i soci della Società e soprattutto il mastro Poli, che ha trasformato un sogno in realtà.

La visita del Ministro e della ristretta delegazione della autorità è proseguita alla Biblioteca Capitolare, dove ad attenderli c'era il prefetto don Bruno Fasani.

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