Istituto assistenza anziani, stato di agitazione: ecco la versione dei sindacati
Questa mattina nella sede di Villa Monga dell’Istituto Assistenza Anziani di Verona, alcuni rappresentanti provinciali dei sindacati di CGIL, CISL e CSA, con tre lavoratori hanno affisso sulla cancellata e sulla recinzione dell’Ente alcuni striscioni di protesta.

Questa mattina, 1° maggio, nella sede di Villa Monga dell’Istituto Assistenza Anziani di Verona, alcuni rappresentanti provinciali dei sindacati di CGIL, CISL e CSA, con tre lavoratori hanno affisso sulla cancellata e sulla recinzione dell’Ente alcuni striscioni di protesta. In risposta alle dichiarazioni del Direttore Generale e del Presidente dell'Istituto, è arrivato un comunicato dei sindacati che offrono la loro versione sull'accaduto.
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La versione dei sindacati
Questa la versione dei sindacati: "Prendiamo atto di quanto affermato in data odierna dalla Direttrice di IAA dott. Adelaide Biondaro e dal Presidente Avv. Alessandro Campiotti a Veronasettegiorni, che hanno dovuto far ‘intervenire’ le Forze dell’ordine per rimuovere alcuni striscioni che sono stati affissi all’esterno della Casa di Riposo in segno di protesta nella giornata della festa dei lavoratori. Il modo ‘costruttivo’ con cui – a dire di Villa Monga – sono state affrontate le problematiche emerse in questi due anni di Direzione Biondaro, appare a dir poco imbarazzante.
1) La disponibilità data dai sindacati e le loro proposte per trovare una soluzione concreta e condivisa sulla questione del recupero di indennità legate alle cosiddette festività infrasettimanali, nonostante incontri su incontri, sia col Presidente che con la Direttrice, è stata bellamente elusa, ed è ad oggi ad un punto morto.
2) Gli errori sul Fondo del salario accessorio sono tutti da verificare e comunque sono in capo alla Direzione e non ai lavoratori.
3) La mancata sottoscrizione di un contratto aziendale è frutto di quanto sopra, visto che il ricalcolo operato dall’Istituto ha portato il Fondo al segno rosso, con un ammanco di 150.000 € all’anno.
4) Come se questo non bastasse, ciliegina sulla torta ovvero goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la nuova ‘organizzazione del lavoro’ finalizzata al superamento delle due notti lavorate, dichiarate illegittime dal d.lgs 66/2003. Tale riorganizzazione, che richiede un maggior numero di operatori, è stata ottenuta con lo stesso numero di operatorti e di infermieri. Risultato: reparti scoperti e giravolte notturne degli operatori oltre a buchi importanti nei piani di lavoro che non prevedono neppure chi laverà le stoviglie in reparto; personale sempre più ridotto a fronte di bisogni sempre più importanti degli anziani. Sui turni sono state inviate alle organizzazioni sindacali decine di matrici di possibili turnazioni, fino all’ultima tipologia di turnistica e al relativo piano di lavoro per l’assistenza degli ospiti. In barba alle puntuali osservazioni della parte sindacale IAA ha voluto procedere lo stesso, senza alcun confronto ‘costruttivo’ ma imponendo un sistema di assistenza che – a parere di chi scrive – abbassa decisamente il livello qualitativo e quantitativo del servizio della prima casa di riposo pubblica della Provincia di Verona".
"Le dichiarazioni del presidente offendono ooss e lavoratori"
"Le dichiarazioni del presidente - termina il comunicato - offendono ooss e lavoratori e fanno passare una lieve minaccia sulle modalità di restituzione delle somme sulle festività infrasettimanali che faremo valutare dai nostri legali. Proprio nella giornata dedicata ai lavoratori ricordiamo al presidente che ooss, rsu e lavoratori non hanno alcuna paura e sono pronte a dichiarare lo sciopero se non sarà fatta chiarezza su tutto. A partire da come si calcola la dotazione organica di un reparto con anziani con i più elevati livelli di non autosufficienza della provincia".