La storia di Niki, disabile veronese che insegna la potenza della fragilità ai poliziotti
Le sue parole sono sembrate un vero e proprio inno alla fragilità pronunciato da colui che sembra essere il ragazzo più forte al mondo...
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 ottobre 2022, nell’ambito del percorso valoriale e approfondendo quanto già trasmesso loro attraverso le lezioni OSCAD (osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori), i 171 allievi del 218° corso hanno incontrato Niki Leonetti, classe 1992, affetto da una paresi a livello sinistro e un po’ più lieve a destra, con disabilità motoria.
La storia di Niki, disabile veronese che insegna la potenza della fragilità ai poliziotti
Il giovane veronese, con una disabilità sin dalla nascita, ha parlato ai futuri Poliziotti della sua vita e di come la sua condizione non gli abbia mai impedito, comunque, di essere sé stesso e di raggiungere gli obbiettivi da lui prefissati; gli ha parlato del suo progetto, nato nel 2013, "si può fare: perché no?": un vero e proprio viaggio fatto di racconti e video coinvolgenti, nato dalla sua esperienza personale con la disabilità. Un progetto che ha, come obiettivo, mettere al centro della quotidianità la persona, prima ancora della sua disabilità, includendola con amicizia e affetto.
Niki in seguito a un'ipossia cerebrale, presenta dalla nascita delle disabilità motorie ma mai e poi mai queste gli hanno impedito di fare qualsiasi cosa volesse. Il nome della sua associazione sembra essere quasi un monito per noi altri, "perchè no?" dice lui, lui che è scout da una vita e aiuto allenatore di basket. Ed è questa la forza, quella trovata nelle difficoltà, che ha voluto comunicare ai futuri agenti di Polizia.
Nell’aula magna Fratelli Turazza della scuola di Polizia, al termine del suo intervento, prima che tutti gli allievi si alzassero in piedi per applaudirlo, ha concluso con queste parole:
“In fondo, ragazzi, essere disabili vuol dire avere delle fragilità e, forse, tutti ne abbiamo e a me, anzi, quelli che non ne hanno mi fanno un po’ paura.
A questo punto, bisogna far sì che le nostre fragilità, diventino la nostra forza, imparando non solo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, ma anche a metterci dentro, giorno dopo giorno, gocce della nostra vita.
Le salite e io lo so bene sono faticose e spaventano, ma pensate sempre, prima di iniziarle, al meraviglioso panorama che potrete vedere, una volta concluse.”
In conclusione al discorso di Leonetti il Direttore della scuola Trevisi ha salutato i ragazzi dicendo:
"La testimonianza di Niki sono certo che vi avrà trasmesso coraggio e passione, insegnandovi anche parole meravigliose come "condividere" e "includere"; sono certo che vi avrà convinto sul fatto che non ci si debba mai arrendere di fronte alle difficoltà.
Sono certo che grazie alle sue parole sarete ancora più capaci, quando affronterete i vostri primi interventi, di stare accanto a ogni cittadino e, in maniera particolare, accanto a coloro che sono più deboli e più fragili e che, proprio per questo motivo, avranno ancora più bisogno del nostro servizio."