L'appuntamento

La veronese Giuditta Brattini appena rientrata dall'inferno in Palestina racconta Gaza in un incontro pubblico

L'evento è previsto questo giovedì, il 16 novembre 2023, alle 20 nella sala del centro sociale del quartiere Chiesanuova in via Livorno 7 a Brescia

La veronese Giuditta Brattini appena rientrata dall'inferno in Palestina racconta Gaza in un incontro pubblico
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E' appena rientrata dall'inferno in Palestina, dalla guerra che sta travolgendo un territorio geografico già da molto tempo falcidiato da conflitti interni, da tensioni, ma che è ormai al centro di uno scontro che si "muove" senza alcuna esclusione di colpi.

La veronese Giuditta Brattini appena rientrata dall'inferno in Palestina racconta Gaza in un incontro pubblico

Nel bersaglio delle milizie coinvolte ci sono tutti, anche le fasce più deboli. Ma quanto ci appare da qui, dall'Italia, evidentemente è un quadro che sfugge alla reale comprensione. C'è una distanza, infatti, che ci impedisce di cogliere determinati aspetti.

C'è una zona d'ombra, sempre, su ogni guerra. E il tentativo che si vuole fare, probabilmente, è quello di accendere alcuni riflettori. Lo si farà con lei, la protagonista dell'evento previsto il 16 novembre 2023 alle 20 nella sala del centro sociale del quartiere Chiesanuova di via Livorno 7 a Brescia. Stiamo parlando della cooperante veronese dell'associazione Gazzella onlus, collaboratrice dell'associazione Fonti di Pace, Giuditta Brattini.

Giuditta Brattini, 65enne bresciana, da un ventennio si occupa di cooperazione e assistenza sanitaria a Gaza, per conto dell'associazione veronese Gazzella Onlus e di recente per l'associazione milanese Fonti di Pace. La Brattini era arrivata a Gaza il 19 settembre per coordinare e monitorare le attività di alcune cliniche dentali rinnovate nella Striscia tra il 2020 e il 2022. Avrebbe dovuto inoltre incontrare i bambini che vengono adottati a distanza dalle famiglie italiane.

Quello di settembre era già il secondo viaggio a Gaza del 2023. Per vent'anni, almeno tre volte all’anno, Giuditta Brattini ha attraversato il checkpoint di Erez per monitorare le attività sanitarie di Gazzella e Fonti di Pace, occupandosi in particolare di riabilitazione dei bambini feriti e - con il finanziamento della Chiesa valdese - delle attività contro lo shock post traumatico che colpisce migliaia di minori dentro la Striscia.

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