Lavori al dormitorio Camploy, uno spazio sarà per l'housing sociale
La nuova funzione andrà ad aggiungersi a quella storica del dormitorio, che ospita persone senza fissa dimora o che si trovano in particolari situazioni di disagio e difficoltà
Importante novità per l'asilo notturno 'Camploy' in via Campofiore, che dall'anno prossimo oltre al dormitorio, ospiterà anche sei nuclei di housing sociale.
Lavori al dormitorio Camploy
Piccoli appartamenti in cui saranno accolte persone o piccoli nuclei in procinto di uscire dallo stato di disagio, un aiuto temporaneo in vista di un reinserimento sociale e lavorativo. Si tratta infatti delle cosiddette "situazioni di sgancio", per chi sta uscendo dallo stato di disagio.
La nuova funzione andrà ad aggiungersi a quella storica del dormitorio, che ospita persone senza fissa dimora o che si trovano in particolari situazioni di disagio e difficoltà. Inoltre, sarà creata ex novo una sala polivalente con cucina, refettorio e servizi igienici con docce, servizi che potranno essere usati dagli utenti indipendentemente dal dormitorio e che ampliano significativamente le funzioni sociali e diurne della struttura.
I 60 posti letto fino ad oggi presenti diminuiranno di poche unità. A cambiare sarà la struttura nel suo complesso, che sarà oggetto di una riqualificazione totale degli spazi. Ne uscirà un edificio completamente nuovo, moderno, più efficiente e con standard di comfort adeguati alle esigenze degli ospiti.
La nuova configurazione degli spazi permette di far fronte anche ad eventuali situazioni di emergenza che richiedono l'isolamento di alcuni ospiti, ad esempio in cado di Covid, o dimissioni protette per gli utenti che vengono dimessi dall'ospedale.
Il cantiere è partito la settimana scorsa con l'installazione dei ponteggi e la messa in sicurezza dell'area. Le imprese vincitrici dell'appalto, la Do.Ca Costruzioni a.r.l. e la Mar.Sal Restauri s.r.l., hanno tempo 300 giorni per completare i lavori, 10 mesi per restituire alla città un dormitorio completamente nuovo.
L'intervento si avvale di un importante contributo europeo erogato attraverso uno specifico programma regionale, circa 1 milione 380 mila euro, a cui si aggiunge il finanziamento a carico del Comune di 290 mila euro, per un costo complessivo di circa 1 milione 670 mila euro.
Intervento
La ristrutturazione sarà completa e riguarderà non solo la parte edilizia ma anche quella degli impianti, con una dotazione di fotovoltaico per rendere l'edificio parzialmente autonomo dal punto di vista energetico. I due piani sopra terra saranno trasformati e divisi in due grandi zone, una per i posti letto e un'altra per l'housing sociale. Di fatto, vengono riorganizzate le funzioni dell'edificio, che al piano terra ospiterà il centro diurno con i nuovi servizi mensa e igienico-sanitari, e al primo piano lo spazio riservato agli alloggi-dormitorio, 8 stanze con quattro posti letto ciascuna che vanno a sostituire i vecchi cameroni con 6 letti. Con la nuova ridistribuzione degli spazi interni, vengono ricavati i sei nuclei di housing sociale, studiati per una persona ma idonei ad ospitare più ospiti. Si tratta di veri e propri monolocali dotati di tutti gli standard necessari, che verranno usati come soluzione di passaggio tra il disagio abitativo e il reinserimento in strutture più adeguate.
Anche il seminterrato sarà riqualificato per ricavare spazi a supporto delle attività della struttura.
Le barriere architettoniche fino ad oggi presenti saranno completamente abbattute e in generale tutti gli spazi saranno caratterizzati da standard di comfort adeguati alle esigenze personali degli ospiti.
Posti letto
Già dislocati in altre strutture sociali i 60 posti letto del Camploy. Si tratta di realtà già operative durante il periodo invernale, di proprietà comunale e a disponibilità di enti presenti nell'albo degli operatori qualificati di servizi di accoglienza per persone in condizione di disagio abitativo ed esistenziale estremo. Nello specifico, 8 posti letto sono stati ricavati nella struttura di Mulino Nassar della Coop Self, altri 18 a Casa Bertoni, del Centro di cooperazione giovanile internazionale, 26 posti presso la struttura comunale di Via Spagnolo, attrezzando ad uso dormitorio una seconda ala rispetto a quella storicamente utilizzata, così da aumentare da 20 a 26 posti la capacità ricettizia.
A questi si aggiungono i posti letto nelle strutture che funzionano costantemente: 45 messi a disposizione da 'Il Samaritano', 3 dalla Cooperativa Milonga, 24 alla struttura Ca' d'inverno in via Corbella, 10 nel dormitorio femminile di via Molise.
Per un numero complessivo di 134 posti letto disponibili durante l'estate, che proprio per le caratteristiche della stagione non vengono mai esauriti.
Diversamente a quanto accade in inverno, tanto che l'Amministrazione è già al lavoro per recuperare ulteriori posti letto ed aumentare in modo importante la disponibilità in tal senso. La giunta ha assegnato proprio in questi giorni ai Servizi sociali l'ex Caserma dei Carabinieri a San Michele Extra, nei cui spazi potranno essere ospitati fino a 30 ospiti.
In via Campofiore, si sono recati in sopralluogo gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e ai Servizi sociali Daniela Maellare. Presenti i rappresentanti delle ditte esecutrici dei lavori, Domenico Speranza per Do.Ca Costruzioni e Beatrice Romano per Mar.Sal Restauri, e i progettisti Donatella Chiaruttini della società cooperativa di progettazione Scoop, e Giorgio Mozzo dello studio associato di ingegneria Sollers.
“Lo storico dormitorio di via Camploy cambia volto – ha spiegato Zanotto -. Il progetto approvato dalla giunta prevede infatti un'importante riqualificazione, che tuttavia non ne cambierà la funzione sociale ma anzi andrà a potenziarla. La rimodulazione degli spazi interni permetterà la creazione di sei piccole unità abitative, housing sociale per dare aiuto concreto a chi si trova in particolari difficoltà. I posti letto rimarranno gli stessi, ma migliorati con servizi moderni e più belli. Un restyling completo, di cui beneficerà l'intero quartiere".
"Diamo un servizio oggi assente - precisa l'assessore Maellare -, perché nel piano terra della struttura verrà garantita una buona socialità. Ciò attraverso spazi comuni per la convivialità, come la cucina e il refettorio, ma anche le docce, tutti servizi che possono essere usati indipendentemente dal dormitorio. Una risposta importante per chi si trova a vivere situazioni di particolare disagio e che, alla luce dell'esperienza Covid, può davvero risolvere emergenze e criticità legate ai senza tetto e ai più bisognosi. Quanto ai posti letto del Camploy- ha aggiunto l'assessore- sono già stati recuperati in altre strutture, stiamo anzi già lavorando per aumentare in modo significativo quelli a disposizione durante l'inverno".