anche per il primo di novembre

Maltempo in attenuazione ma resta l'allerta rossa nel Veronese

Ecco le previsioni anche per i prossimi giorni...

Maltempo in attenuazione ma resta l'allerta rossa nel Veronese
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Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto, alla luce delle previsioni meteo emesse da Arpav, ha emesso un nuovo avviso di criticità valido dalle ore 14 di oggi alle ore 20 di domani 1° novembre 2023.

Maltempo in attenuazione ma resta l'allerta rossa nel Veronese

Le previsioni meteo indicano residue precipitazioni nel primo pomeriggio di oggi, nel complesso di modesta entità, salvo qualche locale rovescio. In seguito precipitazioni assenti. Fino a parte del pomeriggio i venti saranno ancora tesi e a tratti forti, anche con raffiche, su costa, pianura centro meridionale, zone prealpine e pedemontane centro occidentali.

In considerazione di tale scenario, è stata definita una criticità idraulica rossa nelle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige riferita alla piena del Fiume Adige.

Nelle zone in allerta idraulica è previsto un innalzamento significativo del livello dei corsi d’acqua principali; probabile superamento della prima soglia idrometrica su Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta -Bacchiglione, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna, della seconda soglia idrometrica su Livenza, Lemene e Tagliamento e della terza soglia idrometrica sulle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige, con inondazione delle are limitrofe e golenali; sulle zone in allerta rossa possibili scenari rilevanti (erosione delle sponde, tracimazione, sifonamento, rotture arginali, sormonto di ponti e altre opere).

Le previsioni per i prossimi giorni

Mercoledì 1. Nelle ore più fredde, alcune parziali riduzioni della visibilità in pianura e nelle valli; per il resto, tempo variabile con spazi di sereno anche ampi fino al mattino e nubi più presenti a partire dalle ore centrali. Precipitazioni. All'inizio, assenti; in seguito possibili alcuni fenomeni, in genere di modesta entità salvo al più occasionali rovesci sulle zone prealpine e pedemontane, con qualche eventuale fiocco di neve da quote dell'ordine dei 2000 m.

Temperature. Prevarrà una contenuta diminuzione, salvo locale stazionarietà delle massime in montagna. Venti. In quota da moderati a temporaneamente tesi, sud-occidentali; altrove generalmente deboli con direzione variabile, salvo qualche possibile locale fase di moderato rinforzo sulla costa. Mare. Poco mosso, anche quasi calmo sottocosta specie da metà giornata in poi.

Giovedì 2. Cielo da molto nuvoloso a coperto, salvo qualche possibile fase di parziale schiarita nelle prime ore, comunque con foschie anche dense. Precipitazioni. Fenomeni inizialmente sporadici e deboli, poi sempre più diffusi e significativi con crescente probabilità anche di rovesci o locali temporali; quantitativi più consistenti sulle zone centro-settentrionali; il limite delle nevicate si alzerà da 1900-2200 m a 2300-2600 m circa.

Temperature. Per le minime, prevarrà un contenuto aumento; massime in moderato calo sulle zone montane e pedemontane, in contenuto aumento sulla pianura sud-orientale e pressochè stazionarie altrove. Venti. In quota Libeccio da teso a forte, anche molto forte nelle ore pomeridiane; nelle valli, in prevalenza deboli di direzione variabile ma con probabilità di qualche moderato rinforzo pomeridiano dai quadranti meridionali; in pianura perlopiù dai quadranti orientali, sulla costa inizialmente da deboli a moderati e poi da tesi a forti per Scirocco, altrove nelle prime ore deboli e poi moderati o a tratti localmente tesi. Mare. Nelle prime ore da quasi calmo a poco mosso, poi da mosso a molto
mosso.

Venerdì 3. Instabilità, con nubi più diffuse fino a metà giornata e comunque più insistenti sulle zone montane, schiarite anche significative in particolare di sera e a partire dalla pianura; precipitazioni nelle prime ore piuttosto diffuse e poi da sparse a locali, anche a carattere di rovescio, comunque in diradamento almeno parziale a partire dalle zone pianeggianti; limite delle nevicate in abbassamento fino a quote dell'ordine dei 1500 m; temperature minime in calo, anche sensibile in montagna; le temperature massime subiranno contenute variazioni di carattere locale, tra cui sulla bassa pianura prevarranno le diminuzioni.

Sabato 4. Cielo da parzialmente nuvoloso a molto nuvoloso, nelle prime ore con vari spazi di sereno specie ad ovest nonchè parziali riduzioni della visibilità in pianura e nelle valli, a fine giornata con copertura piuttosto estesa; precipitazioni per buona parte della giornata al più locali soprattutto sulle zone orientali, in serata moderate e da sparse a diffuse specie sulle zone centro-settentrionali con limite delle nevicate sui 1300-1600 m; per le temperature prevarrà una diminuzione, localmente anche sensibile riguardo alle minime e ai valori in quota.

La situazione è monitorata dagli enti competenti

Si raccomanda agli Enti destinatari di prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti sul  territorio di competenza e di prepararsi con congruo anticipo, rispetto agli orari indicati nel presente avviso, alla gestione  di eventuali fenomeni emergenziali.

Si richiama la massima attenzione degli Enti in indirizzo per ogni opportuna azione di vigilanza e prevenzione in ordine ai  fenomeni segnalati e agli eventuali effetti attesi sul territorio. Le amministrazioni locali dovranno porre in atto le procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari  sofferenze geologiche ed idrauliche presenti nel territorio di competenza.

Le Amministrazioni Provinciali avranno cura di assicurare che la presente Dichiarazione e gli eventuali relativi  aggiornamenti siano inoltrati alle Associazioni di Volontariato e agli altri Enti e Strutture tecniche previsti nel Piano di  Emergenza se non già in indirizzo, nonché di attivare, in caso di particolari criticità, le competenti Organizzazioni di volontariato,  verificandone l’adeguatezza delle dotazioni di mezzi e materiali.

Si richiede la piena operatività delle componenti del Sistema di Protezione Civile che si attiveranno secondo  quanto previsto dai rispettivi Piani di Emergenza. Si raccomanda alle Sale Operative delle Province di inviare alla Scrivente Struttura, ogni 3 ore, fino al cessare dello stato  di allarme, una nota informativa circa l’evoluzione dei fenomeni in atto.

Le previsioni meteorologiche, in particolare le previsioni quantitative della precipitazione su aree ristrette, contengono un margine di incertezza non eliminabile. Derivano, infatti, da elaborazioni modellistiche esse stesse soggette ad errore e che il  CFD non è in grado di individuare e segnalare. Ciò può avere evidenti ricadute sui livelli attesi di criticità idraulica e geologica in  una determinata area.

Gli Enti Territoriali competenti sono quindi invitati a seguire costantemente l'evoluzione dei fenomeni localizzati, anche avvalendosi dell’assistenza del CFD, nonché a monitorare direttamente la situazione sul proprio territorio assumendo gli  opportuni provvedimenti di Protezione Civile. Sono inoltre tenuti, in dipendenza degli esiti di tale monitoraggio e qualora  vengano riscontrate possibili situazioni problematiche, a comunicare tempestivamente quanto riscontrato alla Sala Operativa  Regionale (S.O.R.) e al CFD al fine di consentire alla Regione del Veneto di attuare eventuali opportune azioni di  coordinamento.

La sala Operativa Regionale (S.O.R.) è attiva in servizio H24 ed è raggiungibile ai seguenti recapiti: Numero Verde 800  990 009; fax: 041 2794013, 041 2794014.  Si richiede l’attivazione, ove non già attivate, di tutte le Strutture afferenti al Sistema Regionale di Protezione  Civile, per quanto di competenza.

Gli Enti in indirizzo sono tenuti a comunicare il recapito di reperibilità h24 attivato. La Protezione Civile Regionale, anche attraverso il proprio Centro Funzionale Decentrato, seguirà l’evoluzione  dell’evento e comunicherà tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo.

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