Manifestazione no mask: in 200 in piazza Bra (c'era anche la Signora Coriandoli)
L'evento è stato organizzato dal comitato "Verona per la libertà".
In 200 ieri, venerdì 4 giugno 2021, in piazza Bra a Verona, per dire "no" alle limitazioni personali, alle restrizioni e anche alle mascherine.
Manifestazione no mask: in 200 in piazza Bra (c'era anche la Signora Coriandoli)
Medici e scienziati si sono sempre espressi in modo piuttosto univoco nella validità dell'utilizzo delle mascherine protettive per evitare la diffusione del Covid. Ma non tutti, evidentemente, devono avere colto il messaggio.
E così capita che, invece che dare ascolto a chi della scienza ha fatto la propria vita, si preferisca dare spazio e voce, per esempio, a un comico. Nel caso specifico a Maurizio Ferrini, in arte la Signora Coriandoli, uno dei protagonisti dell'evento che si è svolto a Verona in piazza Bra ieri, venerdì 4 giugno 2021, organizzato dal comitato "Verona per la Libertà".
Un convegno di no mask, praticamente, con tutti i circa 200 partecipanti, lo si vede nei video che pubblichiamo qui di seguito, che si son ben guardati dall'indossare le mascherine. Con buona pace, come si diceva, di chi ha sempre sostenuto l'utilità dei dispositivi di protezione individuale.
Qui, invece, si è parlato di "pensare con la propria testa", alludendo dunque a una narrazione "pilotata" dominante, che, secondo gli organizzatori, sarebbe figlia di una "politica" serva di chissà quale complotto... A prendere parola, prima del comico romagnolo già citato, la dottoressa Maria Cristina Giacona, medico e biologo, che ha puntato il dito contro le cure anti Covid attualmente in uso, sottolineando, invece, l'importanza delle terapie domiciliari.
Dopo di lei un'altra dottoressa, Anissa Kamir Golestani, psicologa e psicoterapeuta, che ha ricordato quanto il periodo (caratterizzato in tutto il mondo dalle serrate, dai lockdown) abbia influito sulla perdita di socialità. Poi è stato il turno della dottoressa Tiziana Bertinotti, anch'essa psicologa, che ha collegato alle restrizioni un aumento di casi depressivi, di suicidi e di disagi psicologici tra tutte le fasce d'età.
Sul "palco" anche Mauro Sandri e Mirko Damasco, che hanno "attaccato le basi del sistema di coercizione nato dalla narrativa covid partendo dalle mascherine - ha spiegato la presidente del comitato, Francesca Menin - passando per i tamponi per finire con le limitazioni alle libertà e lockdown che hanno e stanno causando danni irreparabili all'economia nazionale, annunciando la prossima sentenza del 21/07 presso il Tribunale Regionale del Lazio riguardo l'obbligo delle mascherine nelle scuole".
In coda, per chiudere la manifestazione, il presidente del comitato, ha invitato i presenti a unirsi al "fronte veronese di resistenza contro la narrativa e ha annunciato le prossime iniziative in collaborazione con il team intervenuto durante la manifestazione".