Manifesti affissi a Verona: "La Russia non è mio nemico"
Sulla questione si sono espressi il consigliere regionale del Veneto Valdegamberi e il giornalista Pagano nella trasmissione radiofonica Punto e Accapo
A Verona nei giorni scorsi sono stati affissi dei manifesti con scritto “la Russia non è il mio nemico”. I cartelli hanno subito infiammato le polemiche e sulla questione si sono espressi prima Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Veneto, e poi il giornalista Giorgio Kadmo Pagano nella trasmissione radiofonica "Punto e Accapo" di Radio Radio.
Manifesti affissi a Verona: "La Russia non è mio nemico"
Grazie anche al sostegno dell'associazione Veneto-Russia, Verona per la Libertà (comitato apartitico con finalità sociali) e Sindacato Libero hanno appeso per la città dei Verona dei manifesti in cui viene riportato lo slogan della campagna accompagnato dall'immagine di due mani che si stringono. Mani tinte con i tricolori delle bandiere dell'Italia e della Russia.
"La campagna di affissioni – dichiara il comitato – vuole essere in netta contrapposizione al pensiero politicamente e mediaticamente dominante. Si desidera sottolineare l’importanza del non superare “la linea rossa” alla quale i politici occidentali si stanno avvicinando".
Lo slogan affisso a Verona
Sulla questione si sono confrontati Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Veneto, e il giornalista Giorgio Kadmo Pagano nella nota trasmissione radiofonica "Punto e Accapo" della Talk Radio Radio condotta da Francesco Borgnovo.
“I conflitti vanno curati prima che diventino guerre, ma l’assenza di cura secondo me è voluta della diplomazia europea che ha aiutato a generare il conflitto attraverso finiti accordi di mischia, in continuo riarmo, in continuo conflittualità, annunci di allargamento della Nato”.
Stefano Valdegamberi
Così Valdegamberi in diretta:
“Ma al di là di questo, la cosa che mi ha dato più fastidio è cercare di mettere i popoli uno contro l’altro. I russi amano gli italiani e in buona parte gli italiani amano i russi. Non c’è una conflittualità a livello di popoli. Noi non abbiamo morale da insegnare nel mondo, abbiamo fatto guerre basate sempre su grandi interessi, non siamo i detentori del bene da una parte e gli altri detentori del male”.
Il consigliere ha anche sostenuto la sua idea in un post su Facebook, dove risponde positivamente all'affissione del medesimo poster a Donetsk, nel Donbas.
Pagano: "Rivendico la politica e il suo ruolo"
Il giornalista Giorgio Kadmo Pagano, ospite di Borgonovo, ha voluto così replicare:
“Diciamo che questi aspetti etici lasciano il tempo che trovano, nel senso che io rivendico la politica e il suo ruolo. Ci sono due fatti secondo me molto importanti, purtroppo paradossalmente nessuno di noi che siamo sottoposti in Europa al protettorato degli anglosassoni ha una specie di di rivolta interiore, di criticità semplice per capire che siamo colonizzati. Ma esistono due saggi che spiegano come il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno invaso o avuto qualche controllo o combattuto conflitti nel 90% dei paesi delle Nazioni Unite.
Ci sono 8 trattati internazionali che hanno clausole segrete. Io vi faccio presente che c’è addirittura un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Repubblica Italiana che è del 72, non stiamo parlando solo di quelli del ’49, del ’54, del ’61, poi c’è stato un altro nel ’95, quindi non sono pochi”.