Maria “barbuta”, la Natività Lgbtq fa discutere: partita querela per vilipendio della religione
Impazza la polemica sulla copertina del numero di dicembre del mensile di Berlino “Siegessäule” dove si può vedere una Maria "barbuta" nella Natività.
“Donna barbuta sempre piaciuta”. Recita così un vecchio proverbio secondo cui, la peluria nelle donne rappresenta un forte elemento attrattivo per gli uomini. Ma se la donna in questione fosse Maria in un ipotetico presepe? La copertina del numero di dicembre del mensile di Berlino “Siegessäule” sta facendo scalpore. Il motivo? Riccardo Simonetti, che si definisce ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt posa nelle vesti di una Maria “barbuta” che tiene tra le braccia il bambin Gesù.
Maria “barbuta”, la Natività Lgbtq
Riccardo Simonetti, 28 anni italo-tedesco, è diventato famoso come fashion blogger sui social, aiuta i gruppi emarginati con l'iniziativa che riporta il suo nome. Sulla copertina del numero di dicembre di Siegessäule interpreta Maria ed è lui stesso, in un’intervista del mensile a spiegare la motivazione:
“Il mio scopo non è quello di trascinare le persone ma di ricordare loro che ci sono così tanti punti interrogativi nelle storie bibliche. Se Maria fosse una vergine che ha avuto un figlio senza sesso, allora potremmo anche pensare a lei come a una persona conforme al genere. Tutti possono trovarci dentro! Nessuno di noi ha il diritto di affittare per sé una certa immagine di Dio! Sono cresciuto in un ambiente molto standardizzato dalla Chiesa cattolica. Molti dei loro valori non sono sbagliati e aiutano le persone, ad esempio la carità. Ma non appena ti rendi conto che si applica solo alle persone che si conformano a un ideale, questa bolla religiosa scoppia. A me è successo quando ero adolescente”.
Pareri discordanti
Se, da una parte ci sono persone che non hanno trovato di cattivo gusto la copertina di Siegessäule, sono invece molti quelli che hanno commentato negativamente Riccardo Simonetti sui social e non solo, per questa scelta. Matteo Castagna, responsabile nazionale del Circolo cattolico Christus Rex Verona, attraverso un comunicato stampa ha spiegato:
“Dopo la commissaria Ue che avrebbe voluto eliminare l’augurio di Buon Natale ed il nome di Maria per non offendere i non cristiani – bloccata da Ursula Von der Leyen, che si è anche scusata – il signor Riccardo Simonetti, ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt è apparso sul numero di dicembre del mensile queer di Berlino Siegessaule nei panni di una “Maria barbuta’ con un bimbo in braccio ed accanto un ‘san Giuseppe’ in vestaglia rosa. Si tratta della dissimulazione gay friendly della Sacra Famiglia, in vista del Natale, che, dunque, in questa Europa, se non si può ancora cancellare perché i tempi non sono ancora maturi, si può vilipendere con la blasfemia”.
E prosegue:
“Ci hanno contattato persone omosessuali per dirci che questa oscenità non li rappresenta, ma fa solo del male alla loro immagine e che sarebbe ora di finirla. Credo abbiano ragione e che quest’ennesima, offensiva provocazione, dimostri quanto in Europa stia dilagando una ‘pandemia anticristiana’, che giunge al pubblico oltraggio del Presepe, diffondendo il virus della bestemmia. La bimillenaria identità cristiana europea va difesa: chiediamo alla presidente Von der Leyen di prendere le distanze da questo gesto, come cattolici e a nome dei tanti non credenti di buon senso, anche gay, che non si riconoscono in simili oscenità. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere con la querela per vilipendio della religione e del sentimento religioso del popolo. Ci costituiremo parte civile e, in caso di vittoria, devolveremo il ricavato per l’acquisto di presepi destinati a scuole e luoghi pubblici. Ovviamente, san Giuseppe sarà maschio, la Madonna sarà femmina e Gesù bambino sarà maschio: mamma, papà e Figlio fanno la Sacra Famiglia da cui ciascuno di noi prende esempio”.
(foto:Olivier Hase)