Si è svolta al Quirinale la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro per l’anno 2025, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, insieme al Ministro del Lavoro Marina Calderone, ha consegnato le onorificenze a lavoratrici e lavoratori distintisi per perizia, impegno e buona condotta morale.
I veronesi premiati
Tra i premiati c’è anche il veronese Lorella Fasoli, titolare di Tommasi Viticoltori Agricola a Pedemonte San Pietro in Cariano. Riconosciuta per la sua esperienza e la dedizione al settore vitivinicolo, Fasoli riceve il titolo di “Maestra del Lavoro”, simbolo di impegno, competenza e buona condotta morale nel proprio ambito professionale.

Stelle alla memoria di lavoratori scomparsi
Tra le Stelle al Merito del Lavoro, alcune sono state conferite alla memoria di lavoratori deceduti in incidenti sul lavoro:
Maurizio Curti, nato a Cerea il 3 settembre 1953, dipendente per circa 11 anni con la qualifica di perito elettrotecnico presso la ditta Tecnoeletrica snc. Il 14 ottobre 2010, mentre si trovava presso la falegnameria Murari Giovanni & Company snc a Bovolone per un intervento di riparazione di una macchina di lavorazione del legno, venne colpito alla testa da un carrello di supporto staccatosi improvvisamente, riportando un gravissimo trauma facciale che ne portò il decesso il 28 ottobre 2010. La stella è stata ritirata dalla compagna Gianfranca Tarocco.

Loris Nadali, nato a Conca Marise il 9 marzo 1959, assunto come operaio specializzato presso la Mangimi Mirandola snc a Buttapietra. L’8 gennaio 2021, durante lavori di manutenzione di un sinos, è stato schiacciato dal meccanismo di una coplea. La Stella è stata ritirata dalla moglie Stefania Gallinaro.

Mattarella poi ha concluso la cerimonia rivolgendo un messaggio ai Maestri del Lavoro:
“Quanto espresso dai maestri nella loro vita lavorativa, si arrichisce adesso di un opera generosa di formazione, di dialogo con i giovani, di volontariato nella società Un’etica civile quella del lavoro che permea la nostra società. Il lavoro rappresenta un diritto e un dovere perché realizza le aspettative di crescita delle persone […].
Il lavoro sta cambiando. Occorre inserirsi nei cambiamenti per governarli ed orientarli in direzione della giustizia e del rispetto di ogni persona”