Mezzi pesanti in transito su via Dalla Chiesa, vicino a scuole e palestre: "Situazione ad alto rischio incidenti"
Simone Del Marco, ingegnere di 50 anni, ha scritto al Prefetto di Verona, Demetrio Martino, per chiedere maggiore sicurezza su una strada altamente frequentata
Sull'onda di quanto accaduto mercoledì 11 dicembre 2024 a Milano, l'imperativo è alzare la soglia d'attenzione. Quanto accaduto nel capoluogo lombardo ha scosse le coscienze: una giovane mamma è morta travolta da un camion riuscendo però prima a spingere il passeggino, salvando le sue due gemelline. Il mezzo pesante aveva il semaforo verde, ma avrebbe dovuto farla passare sulle strisce, invece l'ha travolta con le ruote posteriori (gli avvisi per l'angolo cieco comunque c'erano) e trascinata per cinque metri, ma poi ha tirato dritto: l'autista 24enne non si sa se si sia accorto o meno del fatto, ma è stato arrestato un'ora dopo in una cava in Brianza.
Un accorato appello perché situazioni simili non accadano mai più arriva dalla provincia di Verona.
Mezzi pesanti sulle vie scolastiche e cittadine: "Situazione di pericolo"
"Una situazione di pericolo che si verifica quotidianamente anche nell’abitato del comune di Bussolengo".
E' con questi toni che Simone Del Marco, ingegnere 50enne, ha voluto scrivere una lettera al Prefetto di Verona, Demetrio Martino, per chiedere maggiore sicurezza sulle strade e segnalare le problematiche legate al transito e manovra di mezzi pesanti in un’area adibita a polo scolastico e sportivo e molto frequentata da persone di ogni età.
"Scrivo a lei (Prefetto) in quanto il Comune di Bussolengo non è intervenuto in modo da risolvere la criticità nonostante numerose segnalazioni complete di documentazione di ogni sorta e che si protraggono da oltre un anno".
Inizia così la lettera inviata da Simone Del Marco, cittadino di Bussolengo, al Prefetto Demetrio Martino. Un grido di aiuto da parte di chi vorrebbe maggiori tutele in strada soprattutto per bambini e anziani.
"Non c’è bisogno di ricordare episodi di cronaca recenti o i dati sugli incidenti stradali di queste settimane per spiegare la pericolosità della vicinanza di mezzi in movimento con la popolazione, soprattutto se si tratta di mezzi pesanti e di un’area così frequentata.
E’ solo questione di tempo perché si verifichi un incidente. Né sarebbe opportuno disquisire sul volume del traffico o sulla numerosità dei mezzi, perché anche un solo mezzo pesante è palesemente di troppo in un area densamente frequentata dalla popolazione come quella in considerazione".
L'ingegnere 50enne punta l'attenzione soprattutto su Via Dalla Chiesa e sul parcheggio (adiacente la palestra Aldo Moro) che si trova all’estremità ovest della via.
Una strada di circa 500 metri, su cui si affacciano, oltre ad un paio di abitazioni e alla sede locale dei Carabinieri, un’entrata molto utilizzata del centro poli-sportivo del Comune (con scuole calcio, gruppi di atletica, e associazioni di diversi altri sport), l’ingresso di una scuola media, l’ingresso di una scuola superiore, l’ingresso di tre palestre (dove si svolgono allenamenti di pallavolo, karate, ecc) e la via di accesso agli uffici distrettuali della USL 22.
Oltre a ciò, spiega Simone Del Marco, la via e il parcheggio sono percorsi da una via ciclo-pedonale di norma frequentata da persone di ogni età: anziani a passeggio, persone che portano a spasso il cane, famiglie con il passeggino o in bicicletta; nei pressi del parcheggio si trova l’ “ex bocciodromo”, struttura concessa dal comune per eventi culturali e ricreativi: in corrispondenza di tali eventi l’affluenza di auto e persone è cospicua.
Ancora, il parcheggio, oltre ad essere delimitato dalla pista ciclo-pedonale, è anch’esso zona di transito di pedoni, in particolare ragazzi che dalle fermate principali degli autobus vanno e tornano dal polo scolastico/sportivo; il parcheggio è anche zona di sosta auto per le palestre e le scuole adiacenti.
Strada non dotata di illuminazione pubblica
Parte della strada citata non è dotata di illuminazione pubblica, cosa che rende la situazione ancora più pericolosa nei mesi di maggior concentrazione delle attività serali (allenamenti, ecc.).
"Dovrebbe bastare questa concentrazione di enti e attività in una strada così corta e in parte non illuminata per rendere evidente che la densità di persone che durante il giorno frequentano la zona (diverse centinaia se non migliaia nei momenti di maggior affluenza) non sia compatibile con il transito e la manovra di mezzi pesanti."
In effetti, fino a poco tempo fa, nel parcheggio all’ estremità ovest della via, era vietata la sosta ai mezzi pesanti tramite apposita segnaletica, con l’intento evidentemente di limitarne l’afflusso. Ciò nonostante, già molti mezzi pesanti si recavano, a diverse ore del giorno, a sostare nel parcheggio, provenendo da est e quindi transitando per tutta la via in oggetto, per poi fare una pericolosa manovra nel piazzale, spesso a velocità elevata.
Malgrado le insistenti segnalazioni riguardo la situazione di pericolo, aggiunge l'ingegnere 50enne, il Comune ha ritenuto di emettere un’ordinanza (poi resa operativa nei primi giorni di Giugno) con cui è stata permessa la sosta dei mezzi pesanti nel parcheggio dalle 19 alle 7 del mattino, di fatto autorizzando il transito in via Dalla Chiesa e la manovra dei mezzi pesanti (che, ovviamente, confidando nella scarsità dei controlli, avvengono ben al di fuori degli orari indicati).
Le richieste
In particolare, una gestione di tale criticità nell’esclusivo interesse della sicurezza dei cittadini richiede, secondo Del Marco:
- il divieto di transito per i mezzi pesanti in via Dalla Chiesa
- il ripristino del divieto di sosta in tutto il parcheggio accanto alla palestra Aldo Moro
- il controllo assiduo del rispetto di tali divieti o in alternativa l’utilizzo di varchi appositi nel
parcheggio (“barriere di altezza”) per evitare fisicamente l’ingresso dei mezzi pesanti. - il completamento dell’illuminazione pubblica nel tratto in cui è assente.
"Ci tengo a precisare - conclude così l'ingegnere nella lettera - che non ho alcun interesse politico od economico, nella questione. E che non ho assolutamente alcun pregiudizio nei confronti dei camionisti o dei loro mezzi, che anzi mi hanno sempre affascinato. Ritengo che un mezzo pesante in sosta non sia di alcun fastidio.
Tuttavia il transito e la manovra di mezzi pesanti, per di più se autoarticolati, sono operazioni che vanno fatte fuori da contesti urbani e lontano da scuole e luoghi di aggregazione e aree di transito della popolazione".
Aggiornamento: in aggiunta alla lettera aperta al Prefetto ho lanciato una petizione online a riguardo, che si trova a questo indirizzo: https://chng.it/PmHJbQfHD5