L'iniziativa

Migliorare la mobilità studentesca tra Verona e Trento: il progetto “Prossima Fermata” di UniTrento

Giovanni Migotto, Delegato ai Trasporti del Consiglio Studentesco UniTrento: “Efficientare le corse su gomma e su rotaia”

Migliorare la mobilità studentesca tra Verona e Trento: il progetto “Prossima Fermata” di UniTrento
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Da mesi UniTrento, Ateneo della provincia di Trento, si impegna a migliorare la mobilità dei suoi studenti in arrivo anche da altre regioni. Tra queste, il Veneto e nello specifico la città di Verona.

Migliorare la mobilità studentesca tra Verona e Trento

Negli ultimi mesi, a livello di territorio trentino e in collaborazione con vari Enti Locali, UniTrento ha svolto una mappatura dei flussi di mobilità studentesca su tutto il Trentino ma anche oltre (come la provincia di Verona), nell'ambito di un più ampio progetto "Prossima Fermata".

A parlarci dell'iniziativa, Giovanni Migotto, Delegato ai Trasporti del Consiglio Studentesco UniTrento:

"Prossima fermata è un progetto che si occupa della mobilità studentesca. Nel dettaglio riguarda i servizi su gomma (quindi urbano ed extraurbano) e su rotaia. Si estende su tutto il territorio del Trentino ma non solo, comprende alcune aree limitrofe del Trentino Alto Adige e in Veneto per cui anche il Veronese.

E' un progetto frutto di una collaborazione tra tre organi principali: il consiglio studentesco Unitrento, la Consulta Comunale degli studenti di Trento e la Consulta provinciale degli studenti. Ciò implica che con quest'ultimo organo sono stati coinvolti anche tutti gli enti superiori del Trentino."

La nascita del progetto "Prossima Fermata"

Molti sono gli studenti e le studentesse dell'area dell'Ente Parco della Lessinia e di Verona che si muovono da e verso l'Ateneo.

Possibili migliorie nei collegamenti di più varia tipologia tra queste aree e Trento potrebbero essere di beneficio a tutta la comunità dei cittadini abitanti le zone sopracitate. Da questo, la nascita di "Prossima Fermata".

"Abbiamo iniziato a cercare di sistemare le problematicità all'interno del comune di Trento - prosegue Migotto -. Molti sono i pendolari che arrivano da fuori provincia e la nostra Università si sviluppa su tre città diverse: Rovereto, Trento e San Michele all'Adige.

La prima fase di rilevazione è già conclusa: abbiamo svolto un testing tramite la somministrazione di un questionario ai giovani studenti inerente alle criticità che a cui questi vanno incontro nel percorso da e verso l'Ateneo.

L'obiettivo principale è quello di efficientare il servizio dei trasporti. I punti riguardano le fasce orarie e la percezione della capienza del mezzo, nonché intavolare un rapporto positivo con enti pubblici e locali per semplificare i viaggi anche da chi arriva da zone lontane come il Veronese"

"Non escludiamo che in futuro il progetto possa estendersi anche ad altre fasce di popolazione. Pensiamo ai lavoratori stagionali, i pendolari, gli anziani, i turisti che si spostano molto nella tratta Verona-Trento".

Interventi anche sulla linea ferroviaria del Brennero

A ciò si aggiungerebbe la questione degli interventi che si potrebbero fare per ottimizzare la linea ferroviaria del Brennero.

Nel dettaglio, possibili soluzioni per risolvere il nodo dell'interruzione dei servizi passeggeri tra Verona e Trento nella fascia oraria 10-12 tutti i giorni.

"Si sta poi ragionando su possibili sconti per il bus navetta tra la Stazione Ferroviaria di Verona Porta Nuova e l'Aeroporto V. Catullo - spiega il Delegato ai Trasporti Migotto. - Al momento il biglietto costa 7 euro e stiamo lavorando per ottenere una riduzione nel costo del servizio.

Per noi i collegamenti con il Veronese sono molto importanti. La popolazione studentesca veronese a UniTrento è la seconda quindi molti sono i nostri colleghi che arrivano dalla stessa città di Verona. Dunque, ci confronteremo con Regione Veneto per i trasporti su gomma e su rotaia per migliorare la qualità dei servizi per i nostri studenti e non solo."

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