Gli interventi

Moli, segnaletica, banchine e molto altro: la sponda veneta del Garda si rifà il look

Gli interventi mirati saranno effettuati a Castelnuovo, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Brenzone, Malcesine e Torri del Benaco

Moli, segnaletica, banchine e molto altro: la sponda veneta del Garda si rifà il look
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La Giunta regionale del Veneto assegnerà contributi per oltre 3 milioni 715 mila euro per cofinanziare investimenti per la messa in sicurezza e a sostegno della navigazione interna lacuale sul Lago di Garda.

Moli, segnaletica, banchine e molto altro

La decisione è stata assunta su proposta della Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti. Con questo atto è stato approvato lo schema di Accordo di Programma tra Regione e ogni Comune beneficiario.

“La sicurezza della navigazione sul Lago di Garda – fa notare la Vicepresidente – diviene ogni anno più rilevante, sia per il traffico turistico che per quello privato e pubblico, a cominciare dalle zone portuali.

Non a caso tali contributi saranno utilizzati per interventi di ripristino e messa in sicurezza delle zone portuali interessate da concessioni demaniali”.

La sponda veneta del Garda si rifà il look

Gli otto Comuni rivieraschi della sponda veneta del Garda (Castelnuovo, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Brenzone, Malcesine e Torri del Benaco) hanno ricevuto dalla Regione la delega per la gestione, la vigilanza ed il rilascio delle concessioni demaniali. I fondi regionali saranno quindi indirizzati a loro, con la clausola della compartecipazione alla spesa per non meno del 30% del contributo assegnato.

“Ogni euro assegnato – dice Elisa De Berti – andrà ad incidere positivamente su situazioni che necessitano di intervento, perché, già nel 2022, abbiamo invitato i Comuni ad effettuare una ricognizione del loro fabbisogno specifico di interventi manutentivi straordinari”.

Le priorità

Le priorità così emerse riguardano i dragaggi per l’accessibilità ai porti; la segnaletica delle vie navigabili (boe, gavitelli, e pannelli); la manutenzione straordinaria sui moli, le banchine, i piazzali, le catenarie e le pavimentazioni; impianti per la sicurezza e l’accessibilità nautica.

“Se a questi contributi regionali – conclude la Vicepresidente De Berti – aggiungiamo il 30% di cofinanziamento in capo ai Comuni, si raggiugono investimenti assolutamente significativi”.

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