Isola della Scala

No alla chiusura della farmacia di Pellegrina, Bigon (PD): "Presidio fondamentale"

L’unico modo per combattere lo spopolamento delle zone rurali è quello di offrire nuovi servizi o, almeno, garantire quelli di base.

No alla chiusura della farmacia di Pellegrina, Bigon (PD): "Presidio fondamentale"
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Gli abitanti della frazione di Pellegrina di Isola della Scala hanno indetto una raccolta firme per dire no al trasferimento della farmacia.

No alla chiusura della farmacia di Pellegrina

La zonizzazione delle aree farmaceutiche di Isola della Scala ha subito delle modifiche e ora gli abitanti della frazione di Pellegrina di Isola della Scala rischiano di rimanere senza farmacia. Anna Maria Bigon, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità, si schiera a fianco degli abitanti della frazione di Isola della Scala, che hanno promosso una raccolta firme per dire no al trasferimento della farmacia, annunciando la propria adesione alla petizione.

“La protesta dei residenti è giustissima: la farmacia di Pellegrina deve restare dov’è. Si tratta di presidi fondamentali sul territorio, soprattutto nelle frazioni e nelle zone periferiche, come ha dimostrato anche la pandemia”.

Combattere lo spopolamento delle zone rurali

Bigon ha puntualizzato:

L’unico modo per combattere lo spopolamento delle zone rurali, piccoli paesi e frazioni, in cui rientra a pieno Pellegrina, è quello di offrire nuovi servizi o, almeno, garantire quelli di base. Qua, invece, si va nella direzione opposta. Prima senza medico di base, adesso è la volta della farmacia: non è così che si rende un servizio alla comunità, non è un esercizio commerciale come un altro. A maggior ragione se pensiamo che con il trasferimento a Isola della Scala, in via Roma, ce ne saranno ben tre nel raggio di poche centinaia di metri, eppure l’autorizzazione viene data anche sulla base della distanza dalle altre. Solleciterò un intervento della Regione: l’apertura di una farmacia, grazie alla nuova zonizzazione approvata dalla Giunta comunale, deve rappresentare un servizio in più per il territorio, non un disagio”.

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