Sorpresa

Olimpiadi: i lavori fanno emergere una scoperta archeologica a Verona

Una fornace vetraria di epoca tardo-antica è stata rinvenuta nell’arcovolo 65 dell’Arena di Verona

Olimpiadi: i lavori fanno emergere una scoperta archeologica a Verona
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Durante i lavori di preparazione alle cerimonie di chiusura delle Olimpiadi Invernali e di apertura delle Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, l’Arena di Verona ha svelato un nuovo capitolo della propria storia millenaria.

Nell’arcovolo 65, durante gli scavi per la realizzazione di un ascensore destinato a migliorare l’accessibilità del monumento – in particolare per le persone con disabilità motorie – è stata rinvenuta una fornace vetraria di epoca tardo-antica.

Rivelata un'officina specializzata in vetro

La scoperta, avvenuta nel corso delle indagini archeologiche condotte dalla società cooperativa P.E.T.R.A. sotto la direzione della Soprintendenza ABAP di Verona, Rovigo e Vicenza, ha suscitato grande entusiasmo nel mondo scientifico. Gli archeologi hanno infatti individuato tracce di un’officina specializzata nella fusione e nel riciclo del vetro, testimonianza di un’economia circolare già attiva molti secoli fa.

"La riconversione di uno degli spazi dell’anfiteatro per l’impianto di fornaci che riciclavano il vetro e producevano nuovi oggetti in vetro soffiato è senza dubbio una pagina molto interessante della storia del monumento – ha spiegato il Soprintendente Andrea Rosignoli –. Recuperare le tracce di un’economia del riciclo organizzata pubblicamente, in un periodo di profonde trasformazioni, è una fortunata opportunità che i lavori per le Olimpiadi ci offrono".

L’arcovolo 65 si trova in corrispondenza dell’unica parte dell’Arena che conserva l’anello esterno, la cosiddetta “Ala”. Come già accaduto in altri interventi precedenti, anche in quest’area gli scavi hanno restituito preziose informazioni sulla storia strutturale e sull’uso del monumento fin dalla sua fondazione.

Accessibilità e valorizzazione

Il progetto dell’ascensore, promosso dalla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020–2026 S.p.A. (SIMICO) con un investimento complessivo di 19 milioni di euro, punta a garantire una fruizione equa e autonoma dell’Arena, superando le barriere architettoniche e migliorando l’esperienza di visita per tutti.

“L’investimento fatto dal Governo sull’Arena di Verona, grazie ai Giochi 2026, renderà universalmente accessibile un monumento conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un atto di civiltà, prima ancora che di un intervento architettonico – ha sottolineato l’amministratore delegato di SIMICO, Fabio Saldini –. Gli scavi hanno regalato una bellissima sorpresa culturale che siamo felici di condividere con la cittadinanza”.

La vicesindaca e assessora all’Edilizia monumentale e ai Beni culturali, Barbara Bissoli, ha evidenziato l’importanza della scoperta come occasione di crescita culturale per la città, sottolineando l’impegno delle istituzioni per migliorare l’accessibilità e valorizzare il patrimonio storico.

“L’Arena, con i suoi venti secoli di storia, non è solo un teatro d’opera di fama mondiale, ma anche una preziosa fonte storica da tutelare e valorizzare – ha infine ricordato Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena –. È importante che il pubblico possa vedere con i propri occhi i ritrovamenti e comprenderne il valore storico”.