UNA BELLA NOVITA'

Pane e panettieri d’Italia 2025, nella guida entrano Renato Bosco Bakery e Il Fornaio Fratelli Zenatti

C'è anche la nostra città nella guida omaggio agli artigiani che creano prodotti da forno sempre più autentici

Pane e panettieri d’Italia 2025, nella guida entrano Renato Bosco Bakery e Il Fornaio Fratelli Zenatti
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Il pane, soprattutto nel nostro Paese, è un'arte. E sono tantissimi i panifici che sfornano ogni giorno prodotti gustosissimi e di eccelsa qualità. La sesta edizione della Guida di Gambero Rosso li ha riuniti in un elogio agli artigiani, capaci di far fronte a un mercato in continua evoluzione e artefici di prodotti da forno sempre più autentici. Premiati a Verona anche Renato Bosco Bakery e Il Fornaio Fratelli Zenatti dal 1979.

Pane d'Italia, nella guida c'è anche Verona

Doppio ingresso per Verona nella sesta edizione della guida di Gambero Rosso "Pane e Panettieri d’Italia 2025" che celebra i panificatori italiani, veri maestri dell’arte bianca, capaci di coniugare tradizione e innovazione in un mercato in continua evoluzione. Questa guida rappresenta un omaggio agli artigiani che creano prodotti da forno sempre più autentici.

Le novità veronesi sono Renato Bosco Bakery nel comune di San Martino Buon Albergo e Il Fornaio Fratelli Zenatti dal 1979 a Sommacampagna.

Renato Bosco Bakery

Le cose qui si fanno bene: Potrebbe riassumersi così la filosofia alla base del locale di Renato Bosco di via Ponte a San Martino Buon Albergo, che vede la sua produzione basarsi su ottime farine, un rapporto con i lieviti “maniacale” e una conoscenza magistrale della panificazione.

La proposta quotidiana vede tre grandi formati, tutti caratterizzati da una crosta sottile e compatta e un’alveolatura importante: un grano duro di semola, il Classico solo con tipo 1 e un multicereali morbido e gustoso.

Nel weekend spazio alla fantasia, come il pane con olive nere e limone, noci e frutta secca o la croccante baguette con pasta madre viva.

Completano l’offerta l’eccezionale pizza e grandi lievitati di qualità, proposti in varianti classiche ma non solo, come l’ottima colomba pesche e limone o ai tre cioccolati, o il premiato panettone.

Il Fornaio Fratelli Zenatti

Farine selezionate, lievito madre e ottime cotture non sono solo una professione, bensì una passione che ha sposato magistralmente il grande impegno che caratterizza Il Fornaio Zenatti di via Osteria Grande a Sommacapagna.

L’offerta non si limita solo al pane, ma si completa con un’ottima caffetteria, per la quale Mirko Zenatti è un maestro, con la viennoiserie a farla da padrona.

Tutti i giorni si sfornano grandi formati, fra cui il grano duro Senatore Cappelli - fragrante e di lunga conservazione - il farro o l’evolutivo, di origine siriana, con almeno una proposta che cambia quotidianamente.

Fra i cavalli di battaglia c’è il Rustico, filone corto a base di farina 1, semi e malto tostato, saporito e dalla mollica regolare, frutto di una lievitazione mista, o il pane con l’uvetta, ricco profumato e compatto.

Chiude il cerchio la proposta dei grandi lievitati della tradizione, nelle forme classiche o con diverse interessanti varianti.

Altre panetterie premiate nel veronese

I due locali sopra citati non sono gli unici ad ottenere un riconoscimento nella guida del Gambero Rosso!

  • Forno del Vajo a Badia Calavena: Il locale si trova nella piazza del paese, e le tipologie di pane sono meno di una decina ogni giorno, con alcune costanti come la ciabatta e la baguette, il pane in cassetta in versione anche dolce con uvetta e il pane di campagna.
  • Bodini dal 1922 a Castel d'Azzano: Tanti formati e diversi impasti, come l’ottima ciabatta di grano duro, mentre al sabato le proposte si moltiplicano e sono decine le tipologie fra cui scegliere: fra i grandi formati, crosta spessa e croccante per il farro integrale o un più classico Senatore Cappelli.
  • Il forno di Nereo a Castelnuovo del Garda: Panificio e caffetteria, da un lato tanto pane comune, dall’altro belle pagnotte a lievitazione naturale in tante tipologie e vari impasti, che si mantengono per giorni. Anche baguette, ciabatte, pizze alla pala, pizzette e focacce.
  • Panificio Lughezzani a Cerro Veronese: Lo spirito autentico si rivela nella proposta quotidiana – di livello il morbido ed equilibrato pane Cimbro, con 9 cereali – e nei pani del weekend, quali il nero alla segale, le ciabatte di grano duro o il ricchissimo pan frutta, dalla mollica compatta arricchita di noci, fichi, albicocche, uvetta e cocco.
  • Segala a Fumane: Il laboratorio mette in campo una gamma quanto mai varia e ampia di pane: al di là di classici come il grano duro e il cereali, il sabato sono ben 13 le tipologie a disposizione realizzate sempre con lievito madre, farine particolari e spezie (pane con curry e mandorle; con pomodoro, origano e semi di girasole; con il malto, con la birra, segale e noci, alla barbabietola).
  • Ceres Pane Biologico a Verona: Qui la scelta di farine e prodotti biologici non è quindi una sorpresa che il pane sia pane profumato, con croste croccanti
    e sapori ben definiti. Come per la versione integrale 3 cereali e 3 semi, o quello all’avena, presenti in formati medi. Il banco continua con tante altre scelte e farine, dal Senatore Cappelli al Turanicum, dal segale e farro all’Azuki e cereali, che danno vita a pani con una mollica morbida e compatta.
  • De Rossi a Verona: Dal forno escono alcune grosse pezzature come il Borsaro, multifarina con miele e semi, o il classico Carlino, un grano duro dalla mollica morbida e una crosta ben strutturata.Tanti i piccoli formati, fra cui da segnalare le mantovane o le virgole, piccoli e saporiti bocconi.
  • Impasti 4.1 - Nuovo Forno Urbano a Verona: La produzione è tutta a base di lievito madre vivo, il cui pH ottimale è proprio 4.1. Sempre presenti i grossi formati, dal classico 4.1 di grano duro umbro, mollica compatta e crosta sottile, al più umido ed equilibrato Urbano, in versione multicereali, ben alveolato, o farro e riso, dalla mollica più compatta.
  • Panificio Gasparoni a Verona: Nell’ampia vetrina o sulle mensole in legno, ciabattine in versione classica o integrale, gustose e croccanti mantovane e ferraresi, morbide trecce al latte e pane arabo. Ottime le rosette, così come le francesine, dalla crosta “leggera” ma croccante. Ben lievitate pure le grandi pezzature, con proposte classiche e qualche versione ai semi.
  • Pioppa dal 1954 a Verona: Farine di qualità e lievito madre, nei tanti formati tradizionali e in quelli più moderni. La ciabatta con farina 1 e sale di Cervia è un fiore all’occhiello, croccante e leggera, assolutamente da provare, ma altrettanto buone sono le pagnotte - grano duro, farro e segale o Timilia - dalla mollica soffice e ben alveolata. Eccellenti i bun, morbidi e ben dorati, a cui si sommano tante piccole pezzature.

I tre premi speciali assegnati

La guida ha assegnato inoltre tre premi speciali. Al bergamasco di origine ma salentino di adozione Andrea Cirolla è andato il riconoscimento del panettiere emergente. Con il suo "Settecroste", panificio di Galatina in provincia di Lecce, si è distinto per la cura nella selezione delle farine e il rispetto della biodiversità.

A "Stria Pane e Cucina" di Reggio Emilia il premio Bakery dell’anno grazie all’impegno nella sostenibilità e alla produzione di pani, focacce e lievitati dolci fatti con farine di vecchi grani biologici e biodinamici mentre il panificio "Farina del mio sacco" di Atessa in provincia di Chieti si è aggiudicato la menzione Pane e Territorio grazie alla sua filiera cortissima basata sul grano Frassineto, una varietà autoctona.

L'importanza di gusto e olfatto

La curatrice della guida Annalisa Zordan ha sottolineato l'importanza dell'olfatto e del gusto nella valutazione di un buon pane. Un pane fragrante e profumato di grano è già un ottimo indizio di qualità. Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia, main partner della Guida, riflette invece sulla necessità di recuperare le conoscenze tradizionali.

L'elenco completo dei Pane e Panettieri d’Italia 2025

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