Verona

Rivisto dall’Ulss9 il bando integrazione scolastica bambini disabili, Legacoop Veneto: “Risultato importante”

La revisione del bando da parte dell’azienda sanitaria veronese è il risultato del dialogo costruttivo avviato con le due organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo.

Rivisto dall’Ulss9 il bando integrazione scolastica bambini disabili, Legacoop Veneto: “Risultato importante”
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È stata alla fine accolta la richiesta di modifica al bando di gara per servizi di assistenza scolastica ai bambini disabili indetto da Ulss9, bando che Federsolidarietà Verona e Legacoop Veneto avevano contestato alla sua pubblicazione a fine dicembre 2021.

Rivisto dall’Ulss9 il bando integrazione scolastica bambini disabili

Da entrambe le organizzazioni, infatti, era stato allora ritenuto un bando di gara al ribasso, che rischiava di fatto di “premiare” imprese cooperative delle quali talora non sono esattamente note né la qualità dei servizi né la solidità economica.

La revisione del bando da parte dell’azienda sanitaria veronese è il risultato del dialogo costruttivo avviato con le due organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo: un intervento che rivela fortunatamente la scelta di mettere al primo posto i minori in difficoltà e di lavorare con quella parte di cooperazione sociale che nelle comunità locali vive e opera, stando vicina alle famiglie e ai bambini e lavorando in rete.

Costo del lavoro troppo basso

Il bando pubblicato a fine anno prevedeva un costo del lavoro troppo basso, non corrispondente alle tabelle ministeriali e non in grado di consentire la garanzia della medesima qualità del servizio di integrazione scolastica nei tre distretti. Aspetti subito segnalati dalle due organizzazioni di rappresentanza che, oltre a mettere in luce l’inadeguatezza della base d’asta e l’incompatibilità con il costo effettivo del lavoro, avevano evidenziato il forte rischio di far entrare nel territorio, e nello specifico nel settore dei servizi alla persona, cooperative “spurie”, con tutte le inevitabili conseguenze in termini di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.

Così, a fine gennaio i responsabili della cooperazione erano stati convocati attorno ad un tavolo per aprire un confronto rivelatosi inizialmente difficile tanto da portare a una formale contestazione, in seguito alla quale Ulss 9 ha valutato di rivedere la tariffa posta a base d’asta portandola dai previsti 18,10 euro all’ora a 20,50.

"Un’ottima notizia – commenta Erica Dal Degan, vicepresidente di Confcooperative Veneto – per il mondo cooperativo, che ha alzato la voce in modo compatto per il bene della comunità, soprattutto dei più piccoli. Il direttore dei Servizi sociali e il direttore amministrativo di Ulss 9 si sono dimostrati fin da subito disponibili a incontrarci per trovare una soluzione congrua, riconoscendo l’importanza del servizio, la qualità dello stesso erogato fino ad oggi dalle cooperative e le difficoltà organizzative incontrate soprattutto in questi ultimi due anni di pandemia".

Anche Loris Cervato, responsabile del settore sociale di Legacoop Veneto, sottolinea come il risultato raggiunto sia da considerarsi positivo:

"Pur rappresentando un punto di equilibrio certamente migliorabile, mostra come siano state colte le difficoltà espresse dalla cooperazione sociale. Il recepimento delle richieste da parte di Ulss 9 palesa il grande senso di responsabilità condiviso in questo dialogo, in cui fin dall’inizio era chiaro che la priorità fosse il bene dei bambini e delle famiglie".

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