Sabato flash mob per il Magalini, Bigon (PD): "Non deve tornare Covid Hospital"
Se il Magalini tornasse ad essere Covid Hospital il ritorno alla normalità si allontanerebbe ulteriormente.
Il "Comitato per la difesa del Magalini" ha organizzato un flash mob per domani, sabato 11 dicembre 2021.
Sabato flash mob per il Magalini
Sabato 11 dicembre 2021 alle 11.30 sul piazzale dell'ingresso dell'ospedale Magalini di Villafranca si svolgerà un flash mob per la sanità pubblica per il Magalini.
“Sabato saremo in piazza per difendere il Magalini e la sanità pubblica. Non può diventare, ancora una volta, Covid Hospital lasciando scoperto un bacino di utenza di 100mila persone. È un presidio che va potenziato, applicando le schede ospedaliere”.
Ad annunciare la mobilitazione è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini. L’appuntamento è per le ore 11.30 davanti all’ospedale di Villafranca insieme al Comitato per la difesa del Magalini.
“Le rassicurazioni del sindaco non sono certo sufficienti, anche perché Zaia è stato chiaro. E dopo Schiavonia e il San Camillo di Treviso potrebbe toccare proprio al Magalini, poiché i contagi continuano a galoppare. Risorse e problemi sul territorio vanno condivisi, non si può scaricare tutto su una singola struttura come fatto finora. Le terapie intensive, criterio importante, vengano condivise da tutti gli ospedali, sia pubblici che privati”.
Carenza di medici
Bigon ha poi concluso:
“Il film visto in questi due anni non ci è piaciuto e siamo stanchi delle ‘repliche’. La prolungata chiusura ha portato numerosi professionisti a scegliere altre strutture, tanto che oggi sono scoperti ancora alcuni primariati, oltre alla carenza di medici specialisti e infermieri. Se il Magalini tornasse ad essere Covid Hospital il ritorno alla normalità si allontanerebbe ulteriormente, anche se questa normalità, in realtà, il territorio non l’ha mai vista perché il Piano sociosanitario 2019-2023 non è stato rispettato. Dobbiamo difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute, rafforzando la medicina del territorio e assumendo personale: la Regione cambi rotta, come stiamo chiedendo da troppo tempo”.