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Tamponi a 15 euro, a Verona cresce il tasso di positività nelle farmacie

Dal gennaio 2021 sono stati effettuati 1.651.845 in tutta la provincia scaligera.

Tamponi a 15 euro, a Verona cresce il tasso di positività nelle farmacie
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Con il termine dell’emergenza sanitaria stabilita dal protocollo d’intesa nazionale sottoscritto lo scorso luglio (Protocollo d’intesa tra Ministro della salute, ex Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite sottoscritto il 23 luglio 2021 - n.105.), a decorrere dal 1 aprile 2022 le farmacie possono continuare ad effettuare i test antigenici alla popolazione a qualsiasi titolo, ma con importo interamente a carico del cittadino per tutte le categorie di assistiti nel territorio nazionale al prezzo massimo calmierato di 15 euro, anche quelli di fine quarantena e isolamento.

A Verona cresce il tasso di positività nelle farmacie

La decisione presa a livello nazionale (DL 24 marzo 2022, n. 24 “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”) è stata confermata da una nota della regione Veneto (prot. 0148927 del 31/03/2022).

Nell’ultima settimana (25-31 marzo 2022 dati Azienda Zero) nelle farmacie veronesi sono stati eseguiti 23.469 test antigenici rapidi, 4.096 dei quali positivi (incidenza del 17,5% sul totale).
Dal gennaio 2021 sono stati effettuati 1.651.845 in tutta la provincia scaligera.

"È importante che i cittadini sappiano che nelle farmacie territoriali continuerà ad essere valido il prezzo calmierato di 15 euro per i tamponi rapidi a tutte le fasce di popolazione, anche in virtù del fatto che non bisogna abbassare la guardia perché è ancora fondamentale conoscere l’esito dei test per il lavoro e la scuola, ma anche per i contatti sicuri con i soggetti fragili – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Lo stesso importo viene applicato anche alla fine quarantena o isolamento che non necessitano quindi più della ricetta del medico curante".

La presidente di Federfarma Verona ha proseguito:

"La pandemia non è ancora vinta e in queste ultimi giorni stiamo assistendo ad un nuovo incremento della richiesta di test antigenici rapidi da parte dei veronesi con un graduale, ma costante aumento della positività che da 10,5% di inizio marzo è salita di 7 punti percentuali alla fine del mese. La farmacie rimangono, dunque, sempre punto di riferimento per la popolazione e continuano come da prassi ad effettuare non solo i tamponi, ma a caricare quotidianamente i relativi report dei casi negativi e positivi nella piattaforma digitale veneta, contribuendo in questo modo al monitoraggio ufficiale e tracciato della cittadinanza, in base al quale gli organi governativi stabiliscono le strategie sanitarie relative alla pandemia".

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