Verona

Un milione e mezzo per restaurare Palazzo Pompei, firmato l’accordo con la Soprintendenza

Lavori che consentiranno non solo di risanare l’esterno, ma anche di verificare e ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio rinascimentale, opera del celebre architetto Michele Sanmicheli.

Un milione e mezzo per restaurare Palazzo Pompei, firmato l’accordo con la Soprintendenza
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Il Museo di Storia Naturale avrà presto un nuovo volto. Comune e Soprintendenza hanno firmato stamattina l’accordo per il restauro delle facciate di Palazzo Pompei.

Un milione e mezzo per restaurare Palazzo Pompei

Un intervento epocale, l’ultimo risale a sessanta anni fa. Lavori che consentiranno non solo di risanare l’esterno, ma anche di verificare e ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio rinascimentale, opera del celebre architetto Michele Sanmicheli. Un cantiere da 820mila euro finanziato dal Ministero della Cultura, che, proprio in queste ore, ha assicurato l’invio di una seconda tranche di fondi per un totale di 1 milione e mezzo di euro destinati al restauro della sede del Museo di Storia Naturale.

Il Ministero, con il decreto per la sicurezza sismica dei luoghi di culto, ha destinato complessivamente a Verona 15 milioni di euro. I fondi dovevano interessare, appunto, il restauro delle chiese, patrimonio artistico e storico, ma, in accordo con la Curia e il Comune, sono stati individuati degli obiettivi civici di primaria importanza sui quali dirottare parte dei finanziamenti.

Oltre a Palazzo Pompei, 760mila euro saranno utilizzati per la sistemazione della Chiesa di San Giorgetto, di proprietà del Comune e destinata a finalità museali. E altri 605 mila euro per la Dogana di fiume. Ulteriori 700 mila euro andranno a riqualificare parte della Caserma San Tomaso, dove è stato aperto il Museo Archeologico Nazionale.

Firmato l'accordo

I lavori su Palazzo Pompei interesseranno le superfici lapidee della cinquecentesca facciata, andando così a salvaguardare il monumento storico ma anche la fruizione del Museo. Secondo l’accordo triennale siglato stamattina, la Soprintendenza sarà l’ente finanziatore per conto del Ministero, mentre il Comune sarà stazione appaltante e quindi si occuperà dei lavori veri e propri. L’ente locale contribuirà con 10 mila euro per le indagini propedeutiche alla progettazione dell’intervento. E poi seguirà la redazione e l’approvazione dei progetti di fattibilità, del preliminare e definitivo, della gestione dell’intera procedura di gara, della stipula dei contratti d’appalto e del collaudo tecnico-amministrativo delle opere.

A firmare l’accordo, questa mattina, in sala Arazzi, il sindaco di Verona Federico Sboarina, l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto e il Soprintendente Vincenzo Tinè.

“Musei e Chiese sono patrimonio di tutta la città – ha detto il sindaco -, per questo non possiamo che essere felici di questi 15 milioni di euro che arrivano dal Ministero, attraverso la Soprintendenza, per la salvaguardia della nostra ricchezza storico-artistica. Non si erano mai visti stanziamenti così importanti e noi li abbiamo messi subito a frutto, individuando, grazie anche alla collaborazione della Curia, obiettivi di primaria importanza. Ringrazio il Ministero e la Soprintendenza per questa grande opportunità”.

Palazzo Pompei sarà oggetto di un restauro mai visto prima – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici -. Grazie anche alla conferma del secondo finanziamento sarà possibile dare un nuovo volto alla sede museale, che ospita 3 milioni di reperti ed è conosciuta per l’importante attività di ricerca. L’ultima sistemazione dell’edificio risale al secondo dopoguerra, da allora nessuno è più intervenuto nonostante, con il tempo, siano state registrate delle carenze strutturali che ora andremo a sanare”.

“Alla città di Verona sono stati destinati in tutto 15 milioni di euro, una cifra importante che doveva inizialmente riguardare il restauro dei luoghi di culto – ha spiegato Tinè -. Grazie alla disponibilità della Curia, invece, e alla collaborazione del Comune, sono stati individuati degli obiettivi civici che necessitano di interventi immediati. Il restauro di Palazzo Pompei, e poi di San Giorgetto e della Dogana, oltre che delle chiese cittadine, è a vantaggio dell’intero patrimonio culturale cittadino”.

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