Isola della scala

Una zampa può fare la differenza: pet therapy alla Casa di Riposo Benedetto Albertini

Il progetto ha subito riscontrato il favore degli ospiti della residenza per anziani, portando benefici a livello sociale e psicofisico

Una zampa può fare la differenza: pet therapy alla Casa di Riposo Benedetto Albertini
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Anche i cani possono dare una mano – o meglio una zampa – e il loro aiuto è risultato fondamentale per gli ospiti della Casa di Riposo Benedetto Albertini di Isola della Scala, che dal 19 gennaio fino alla fine di marzo 2024 ricevono ogni settimana la visita dei fedeli amici a quattro zampe. La pet therapy ha riscontrato grandi benefici null’umore, nel movimento e nell’iterazione con gli anziani.

Una compagnia fedele

La proposta è partita grazie alla cooperativa sociale Santa Lucia di Asola, nel mantovano, nell’ambito della gara d’appalto per il servizio di ristorazione che si è svolta nell’estate 2023. Il contatto puro e senza pregiudizi con gli animali si è dimostrato l’occasione per portare nella quotidianità degli anziani della struttura un’esperienza di benessere e serenità, anche con momenti giocosi.

Nel progetto, che è stato molto apprezzato dalla Casa di Riposo Benedetto Albertini, Santa Lucia ha coinvolto l’associazione “Io te e la zampa” di Marcellise, composta da professionisti nel campo dell’educazione, della psicologia e della cinofilia, che pratica la pet therapy e documenta da anni quanto le persone anziane provino giovamento e traggano beneficio dall’incontro con gli animali.

“Per creare un legame tra i nonni e i cani si propongono delle attività che stimolano le capacità psicomotorie degli anziani - racconta Nicola Olivieri, Presidente dell’associazione 'Io te e la zampa' - Per esempio, l’anziano lancia un dado, il numero che esce sarà il numero delle crocchette che lo stesso nasconderà all’interno di un gioco di attivazione mentale. Mentre il cane è impegnato a risolvere l’esercizio, gli anziani fanno il tifo per lui e alla fine applaudono. Il coinvolgimento che si crea a livello emotivo è importantissimo.

Vediamo dei sorrisi immensi! È possibile, tra le svariate attività, proporre un esercizio anche per ospiti con gravi deficit motori e sensoriali. Ad esempio, si dispongono le crocchette in un punto del loro corpo e, quando il cane di taglia piccola si avvicina per mangiarle, si stimola l’ospite chiedendogli di indovinare la regione corporea. Con naturalezza riusciamo a suscitare grandi emozioni e la condivisione di memorie legate al loro vissuto con un cane.”

Caratteristiche pet therapy

Gli esperti cinofili spiegano come la pet therapy prediliga cani dall’innata socialità e dall’aspetto rassicurante come Zoe, una femmina di Labrador color cioccolato di 4 anni, molto docile ed esperta. Poi, presenti all’appello ci sono le dolci Peggy e Dakota, entrambe Golden Retriever di un anno circa, e due meticci di taglia piccola Thea e Minù, capaci di stimolare negli ospiti un grande senso di protezione e attenzione.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di creare momenti di familiarità e di rassicurazione per la persona anziana, la quale viene spinta naturalmente a interagire grazie ai nasi curiosi dei cani da pet therapy. In questo modo si cerca di creare un'interazione, attimi di compagnia e di affetto reciproco, cercando di superare le difficoltà delle relazioni con gli altri e le fragilità psichiche che spesso colpiscono chi soffre di delicate condizioni fisiche e mentali come gli anziani.

In aiuto alla solitudine

La vicinanza del cane aiuta anche a ridurre il senso di solitudine che le persone possono provare nel distacco dalla famiglia o dalla casa, l’apatia e la chiusura in sé stesse. L’attesa dell’incontro interrompe la routine, offrendo un’aspettativa sempre ripagata dalla dolcezza dell’animale.

La pet therapy alla RSA Albertini è un esperimento che si attua su 10 incontri di due ore con cadenza settimanale, organizzati in due gruppi di 10-12 ospiti ciascuno e seguiti da un coadiutore dell'animale e dall'educatrice della struttura.

Arianna Spazzini, Presidente della cooperativa Santa Lucia, afferma il perché Santa Lucia abbia deciso di abbracciare questa sperimentazione: “Teniamo moltissimo al progetto della pet therapy per gli ospiti delle RSA, perché ci consente di esprimere i valori in cui crediamo in modo diverso dagli ambiti del nostro servizio. Ci prendiamo cura delle persone non solo con un buon pasto, ma anche migliorando altri aspetti della loro vita quotidiana, come il vissuto emotivo, l’interazione sociale e la serenità, i processi cognitivi, le attività motorie e l’autostima”.

Melania Improta, del Servizio educativo dell’RSA Benedetto Albertini: “Gli ospiti sono entusiasti e aspettano con emozione l’incontro settimanale! In questa fase abbiamo concordato la possibilità di creare un secondo gruppo di persone in condizioni più compromesse, di durata inferiore. Rileviamo moltissimi effetti positivi, come una partecipazione più attiva, maggiore sinergia nel gruppo, desiderio di cura verso i cani e infine un miglioramento dell’umore”.

Pet therapy Casa di Riposo Benedetto Albertini
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