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Variante Delta in Veneto, Zaia: "Non sta crescendo sul territorio" | +84 positivi | Dati 16 giugno 2021

Dati aggiornati e riapertura discoteche i temi affrontati oggi da Zaia. Poi la parola alla dottoressa Ricci sulla varianti.

Variante Delta in Veneto, Zaia: "Non sta crescendo sul territorio" | +84 positivi | Dati 16 giugno 2021
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Punto stampa da Marghera con il Governatore Zaia che ha dato i numeri aggiornati sulla pandemia in Veneto. Altro tema la "movida" e il disagio dei giovani. Ma anche la temuta variante Delta.

Bollettino aggiornato

+84 positivi nelle ultime 24 ore (con 0,33% di prevalenza sui tamponi fatti), ricoverati totali +372 (-45), di cui 326 (-42) in area non critica e 46 (-3) in terapia intensiva, +1.

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Vaccinazioni: 47mila somministrazioni nelle ultime 24 ore (con 223mila dosi di vaccino in magazzino), ma oggi sono in arrivo nuove scorte di Pfizer e Johnson&Johnson.

"Sopra gli 80 anni siamo al 99,1% della copertura tra vaccinati e prenotati, dai 70 ai 79 all'88,5%, nella fascia 60-69 siamo all'81,9%, per i 50-59 al 71,6%, per i 40-49 al 59,6%, per i 30-39 al 44,6%, e per i 20-29 al 48,4%", ha elencato Zaia.

Il tema della movida e la riapertura delle discoteche

Movida nei luoghi del turismo, Jesolo in primis, il presidente della Regione ha confermato, sulla scorta delle lamentele e dei provvedimenti presi dal sindaco Zoggia, di essere al corrente della situazione "ma andrebbe capito se è un fenomeno limitato proprio a Jesolo o si sta propagando in altre località".

Di qui si è tornati sul discorso della riapertura delle discoteche come "valvola di sfogo" per i giovani e contro il dilagante fenomeno delle aggregazioni volontarie all'insegna di alcol e non solo.

La variante Delta

"Investire sulle sequenziazioni per dare la caccia alle varianti, sarà questo il futuro".  Non a caso ha preso poi la parola la dottoressa Ricci, che ha fatto una panoramica sull'attività di sequenziamento in Veneto.

"Bisogna continuare a tracciare il virus coi tamponi e sequenziare, ma voglio dire subito che non c'è particolare preoccupazione al momento neanche per la variante Delta - ha spiegato la dottoressa - Una caratteristica di quest'ultima variante è la maggiore contagiosità, come ha testimoniato il caso inglese.

In Veneto ad oggi abbiamo 1.172 sequenze depositate, siamo la regione con il numero più alto - ha proseguito l'esperta - Esistono 28 gruppi genomici di virus nella nostra regione, come illustrato nel report di maggio, e abbiamo isolato tutte e 4 le varianti più preoccupanti per contagiosità e rischio di risposta ridotta ai vaccini. Ad oggi è assolutamente prevalente la variante inglese, con il 94% almeno. Mi verrebbe di dire che, a parte un piccolo cluster partito da un'azienda di Treviso, prontamente isolato e ormai sotto controllo,  la variante indiana non stia crescendo nel nostro territorio".

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