Sinergia tra regioni

Veneto e Trentino insieme per affrontare l'emergenza idrica

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Veneto e Trentino insieme per affrontare l'emergenza idrica
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Lo scenario che si prospetta, per i prossimi mesi, non è affatto rassicurante. E per questo le istituzioni stanno tentando di avviare sinergie e collaborazioni, anche, talvolta, "creative". Si vuole evitare di arrivare "senza difese" nei momenti  più critici dell'anno...

Veneto e Trentino insieme per affrontare l'emergenza idrica

“Continua il lavoro sinergico fra la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Trento. Mi sono sentito anche oggi con il Presidente Fugatti, con il quale sin dall’inizio di questa nuova emergenza siccità abbiamo impostato un lavoro basato sulla massima condivisione progettuale. Tempi difficili, come questo, impongono di affrontare i macro-problemi sviluppando la massima sinergia fra territori: l’acqua non conosce confini e con il Presidente Fugatti conveniamo che serva la massima condivisione di dati, analisi, soluzioni tecnico-scientifiche.

Siamo in attesa anche del lavoro impostato dal Governo, attendendo le indicazioni che potranno emergere domani dalla cabina di regia voluta dall’esecutivo sul tema siccità, che basa sul dialogo con i territori una parte importante delle proprie competenze”, dichiara il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, con una nota congiunta diramata con il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

“I tecnici del Trentino e Veneto sono al lavoro, congiuntamente, da alcune settimane per affrontare la gestione congiunta della risorsa idrica: attendiamo anche dal Governo un piano nazionale di investimenti sugli acquedotti perché se le conduttore vengono sistemate viene a mancare meno acqua per i tutti i territori. – ha dichiarato il Presidente Maurizio Fugatti – Il Trentino ha sempre dato acqua alle regioni vicine e non nega la solidarietà al Veneto; in questo momento tutti i territori sono in difficoltà, avendo molta meno acqua rispetto al passato e non è semplice garantire disponibilità.

Servono misure emergenziali: le nostre Regioni stanno per questo tenendo un dialogo costante, in queste importanti giornate, con l’esecutivo ed Ministro delle Infrastrutture Salvini”, termina il Presidente Fugatti.

Domani, mercoledì 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua o World Water Day: giornata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il più possibile i cittadini al consumo responsabile, alla conservazione, al rispetto, di una delle risorse più importanti e fondamentali per la vita.

“Marzo è fra i mesi più piovosi dell’anno secondo gli esperti meteorologi, ma non lo è più da tempo. Purtroppo, infatti, soprattutto negli ultimi anni, si è registrato un drastico calo delle precipitazioni, sia a marzo che negli altri mesi. Arpav, braccio operativo della Regione del Veneto, ci informa, ad esempio, che nel corso dei primi venti giorni di marzo, in Veneto, sono caduti mediamente poco più di 17 mm di precipitazioni contro una media mensile di 65 mm: significa quindi che a metà mese risulta caduto solo il 25% degli apporti attesi a fine marzo.

Una situazione preoccupante che è simile a quella che abbiamo registrato lo scorso anno con un quantitativo medio mensile di 13 mm circa. A febbraio le precipitazioni in Veneto si erano fermate alla quantità, irrisoria, di 3 mm di pioggia, contro la media del periodo 1994-2022 che è di 60 millimetri. È tempo di fare qualcosa: lamentarsi dicendo che siamo vittime della siccità non risolve il problema”.

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ritorna a parlare di siccità in concomitanza con l’anniversario della Giornata mondiale dell’acqua, lanciando la sfida nel trovare delle soluzioni al problema della scarsità d’acqua investendo, ad esempio, sulle nuove tecnologie.

“Il Veneto – ha detto – potrebbe diventare un faro in questa grande ricerca e sete di acqua che incombe non solo in questo territorio ma in tutta la nazione e oltre confine, a causa dei cambiamenti climatici. Può essere un polo di innovazione di nuovi sistemi tecnologici all’avanguardia, sviluppati da tempo anche in altri Paesi. Le nuove tecnologie potrebbero riguardare l’irrigazione, il monitoraggio satellitare delle fonti idriche, la ricerca scientifica per produzioni agroalimentari a più basso consumo d’acqua.

La sfida principale resta quella di contenere ogni spreco: ricordo la necessità di aggiornare e modernizzare la rete idrica. Dobbiamo avere il coraggio di agire, prendere in mano la situazione e acquistare o realizzare in casa delle tecnologie che ci permettano di ridurre e risolvere il problema della siccità. Il mantra del lamento deve avere le ore contate e lasciare spazio all’invenzione e all’innovazione: come Regione, con anche le sue società partecipate, stiamo lavorando con soluzione concrete a questa sfida”.

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