E' arrivato il freddo

Verona tra le prime città in Italia ad accendere i riscaldamenti

Il nostro Paese è suddiviso in zone... Ecco la mappa completa

Verona tra le prime città in Italia ad accendere i riscaldamenti
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E' stato emanato dal Ministero della Transizione Energetica (pubblicato nella G.U. n. 243 del 17.10.2022) il Decreto Ministeriale n. 383 del 06.10.2022 per il contenimento dei consumi energetici che prevede la riduzione di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione degli impianti termici di riscaldamento e di un’ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione.

Quando si accendono i riscaldamenti a Verona

Per il Comune di Verona che rientra nella ZONA E è quindi previsto quanto segue: accensione consentita dal 15 ottobre 2023 al 15 aprile 2024 nella misura massima di 14 ore giornaliere in orario compreso tra le ore 5 e le 23

Il DM prevede la riduzione di un grado dei valori di temperatura indicati all’art. 3 comma 1 del DPR 74/2013, limiti peraltro che il Comune di Verona ha già prescritto nell’ordinanza sindacale n. 66 del 29.09.2022.

Al fine di agevolare l’attuazione è prevista a breve la pubblicazione da parte di ENEA di un nuovo vademecum contenente le indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento, ivi incluse indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli ambienti climatizzati.

Il grande caldo estivo è ormai alle spalle e siamo effettivamente entrati nell'autunno (non solo sul calendario, anche per quanto riguarda il clima). E' dunque arrivato il tempo di pensare ad accendere i caloriferi. E così sono state pubblicate le date di accensione dei riscaldamenti nelle varie zone climatiche d'Italia.

Quando si accendono i riscaldamenti in Italia

Una questione che riguarda sia coloro che hanno il riscaldamento autonomo sia coloro che vivono in condomini con il centralizzato. Lo scorso anno i tempi erano stati modificati a seguito della crisi energetica "pompata" dalla guerra in Ucraina, e il decreto dell'allora ministro Roberto Cingolani aveva posticipato le date di accensione e anticipato quelle di spegnimento. Una situazione che potrebbe ripetersi anche oggi.

Ma c'è anche chi va "al contrario". Visto il brusco calo termico, Verona ha anticipato la data di accensione dei termosifoni.

L'Italia divisa in zone climatiche

Quello che è importante conoscere è la divisione in zone dell'Italia. Sei fasce climaticamente differenti, a seconda delle quali cambiano le date di accensione e spegnimento dei caloriferi.

Vediamo quali sono con le relative date di accensione e spegnimento dei caloriferi (che tornano quelle dello scorso anno):

  • Zona F: all'interno della Zona F rientrano i Comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione.
  • Zona E:  rientrano alcuni Comuni di Lombardia e Piemonte, dell'Emilia-Romagna  e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000. Ad esclusione delle province già citate, la Zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. Questi Comuni non sono freddi come i precedenti, ma comunque le temperature tendono a  essere molto basse. Proprio per questo motivo, la Legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 15 ottobre al 15 aprile per una durata giornaliera massima di 14 ore.
  • Zona D: include province con Gradi Giorno tra 1.401 e 2.100 per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dall'1 novembre al 15  aprile di ogni anno per una durata giornaliera massima di 12 ore. Nella Zona D rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova e Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
  • Zona C:   contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti, include tutte le province con Gradi Giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 15  novembre al 31 marzo, con una durata massima giornaliera di 10 ore. Tra le principali province che rientrano in questa zona ci sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.
  • Zona B:  fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con Gradi Giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dall'1 dicembre al 31 marzo per un totale di 8 ore al giorno. All'interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania.
  • Zona A: in questa particolare fascia climatica rientrano  le province italiane più calde, con Gradi Giorno inferiori a 600. La Legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dall'1 dicembre al 15  marzo di ogni anno, per 6 ore al giorno. Qui rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.

Clicca qui per l'elenco completo e scoprire quando si accendono i riscaldamenti nel tuo Comune.

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