a Verona

19enne ridotto in fin di vita con vetri di bottiglia in zona Arsenale, individuato l'aggressore

La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino pakistano responsabile della violenta aggressione avvenuta lo scorso 30 settembre 

19enne ridotto in fin di vita con vetri di bottiglia in zona Arsenale, individuato l'aggressore
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La Polizia di Stato di Verona ha sottoposto a fermo un cittadino pakistano ritenuto responsabile della violenta aggressione avvenuta lo scorso 30 settembre all’Arsenale e su cui pesa la grave accusa di tentato omicidio.

19enne ridotto in fin di vita con vetri di bottiglia

Quella notte una segnalazione giunta al 113 aveva portato all'intervento del personale del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che in piazza Arsenale aveva rinvenuto esanime un cittadino pakistano del 2005 raggiunto da alcuni fendenti all'altezza della trachea.

A pochi chilometri di distanza, in corso Cavour, era invece stato trovato sanguinante un altro cittadino pakistano del 2001, che riportava ferite al cranio e all'orecchio.

Entrambi erano stati poi condotti all'ospedale di Borgo Trento: il ragazzo del 2005 era stato ricoverato presso il reparto di Anestesia e Rianimazione in prognosi riservata, mentre quello del 2001, al termine degli accertamenti medici, era stato dimesso con prognosi di 20 giorni.

Le operazioni di soccorso del 19enne

Le indagini

Nel corso delle prime fasi investigative, il giovane che ha riportato le ferite più lievi avrebbe riferito alla polizia che nella serata del 29 settembre, mentre si trovava insieme ai suoi connazionali nei pressi dell’Arsenale di Verona, è stato colpito al capo e all’orecchio, con una bottiglia di vetro che si sarebbe frantumata per il forte colpo, da un giovane pakistano a lui sconosciuto ma amico del ragazzo poi ferito più gravemente.

Successivamente infatti, anche quest'ultimo sarebbe stato aggredito con dei cocci di bottiglia da altri cittadini pakistani lì presenti, riportando la lesione della carotide sinistra e una lesione al collo.

Una versione che sarebbe stata confermata anche da un terzo amico e connazionale, il quale ha riferito di aver assistito all’aggressione dei suoi due conoscenti, aggiungendo che anche lui era stato colpito alla testa con una bottiglia, ma non aveva riportato lesioni in quanto indossava intorno al capo una sciarpa che ne aveva attutito il colpo.

Arrestato un cittadino pakistano

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile scaligera avrebbero dunque permesso di risalire all’identità dell’autore dell’aggressione, un individuo non residente nella città di Verona come gli altri soggetti rimasti feriti.

Il responsabile si era dato alla fuga prima dell'arrivo degli agenti, lasciando il ferito a terra inerte soccorso da un altro connazionale li presente.

Nonostante l’assenza di sistemi di videosorveglianza nella zona dell’aggressione, il cittadino pakistano è stato ben presto rintracciato e condotto nel carcere di Montorio con l'accusa di tentato omicidio.

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