20enne rapinato in stazione a Verona: autori presi in 24 ore
Un 23enne e un 24enne di origini marocchine lo avrebbero avvicinato in modo amichevole dicendogli di accompagnarlo alla fermata dell'autobus: a quel punto l'aggressione con rapina
Sono stati rintracciati dalla Polizia di Stato i due giovani di origine marocchina che, nel pomeriggio di mercoledì, 13 marzo 2024, hanno rapinato un coetaneo alla fermata dell’autobus di Piazzale XXV Aprile: a incastrarli le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza, che hanno ripreso le prime fasi dell’incontro, quando i due complici hanno avvicinato la vittima amichevolmente chiedendole dove andasse ed offrendosi di accompagnarla al pullman.
20enne rapinato in stazione a Verona: autori presi in 24 ore
I fotogrammi immediatamente diramati alle Volanti sul territorio hanno permesso di individuare con precisione il volto e l’abbigliamento indossato dai presunti responsabili, subito riconosciuto dai poliziotti come persone dedite alla commissione di reati predatori proprio nella zona della stazione.
Erano passate meno di 24 ore dal momento in cui erano scattate le ricerche quando gli agenti delle Volanti hanno rintracciato – in due momenti diversi e sempre nella zona di Piazzale di XXV Aprile – i due complici: entrambi, quando sono stati fermati, indossavano gli stessi capi di abbigliamento catturati dalle immagini di videosorveglianza nel momento della commissione del fatto.
Il fermo dei due rapinatori
Il primo ad essere intercettato, intorno alle tre di giovedì pomeriggio, è stato un 23enne di origini marocchine – senza fissa dimora e pluripregiudicato per rapina aggravata e continuata, ricettazione in concorso, furto in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale: tutti fatti commessi a partire dal novembre 2021, data del suo primo ingresso nel territorio nazionale: in ragione della sua permanenza irregolare, nei suoi confronti era stato già emesso, lo scorso dicembre, un rintraccio a seguito di fuga dal CPR di Gradisca di Isonzo; solo una settimana fa, ancora, lo stesso è stato colpito dalla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Una volta bloccato dagli agenti, il giovane è stato immediatamente portato in Questura per ulteriori accertamenti. Qualche ora dopo, proprio mentre la pattuglia intervenuta era impegnata nella redazione degli atti, è arrivata alla Sala Operativa la nota delle Volanti Centro e Delta che avevano riconosciuto e fermato – sempre in Piazzale XXV Aprile – il presunto complice.
Il giovane, 24enne di origini marocchine – anch’egli senza fissa dimora e pluripregiudicato per reati della stessa specie, oltre che in materia di sostanze stupefacenti – era stato già più volte espulso prima con trattenimento al CPR di Potenza, e successivamente con ordine di allontanamento del Questore – peraltro mai ottemperato, motivo per il quale lo stesso era già denunciato dalle Volanti il 14 febbraio.
Una volta accompagnato anche il secondo presunto responsabile in Questura, i poliziotti hanno ricostruito la dinamica dei fatti grazie all’incrocio degli elementi acquisiti dalle telecamere e dalle dichiarazioni raccolte dalla vittima, che – in sede di denuncia – ha subito riconosciuto dal book fotografico sottoposto alla sua attenzione i volti degli autori della rapina.
Il racconto della rapina
Il giovane, 20enne veronese, ha raccontato che i due complici, dopo averlo avvicinato con un atteggiamento amichevole, lo avrebbero raggiunto nuovamente alla fermata dell’autobus – più nascosta alle telecamere e ai passanti: a quel punto uno dei soggetti lo avrebbe abbracciato per immobilizzarlo tentando di scoprirgli il collo per strappargli la collanina. Questo primo tentativo, vanificato dalla reazione attenta della vittima, non ha tuttavia convinto i complici a desistere.
Dopo pochi istanti, infatti, uno dei due lo avrebbe afferrato per la felpa avvicinandolo a sé nel tentativo di distrarlo mentre, l’altro, alle sue spalle, lo avrebbe aggredito strappandogli la collana e provocandogli un trauma al collo e delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni a seguito di referto.
La spregiudicatezza manifestata dai due giovani – oltre al modus operandi collaudato tra i due, come emerso anche dai precedenti giudiziari a loro carico – ha fatto scattare immediatamente il fermo di indiziato di delitto da parte della Polizia di Stato.
Il primo è stato convalidato questa mattina: il 23enne marocchino rimarrà ristretto presso il Carcere di Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; il 24enne, invece, è stato denunciato per rapina aggravata in concorso e lesioni personali.
Si precisa che la responsabilità penale di ciascuno si considera accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.