Carabinieri

22enne non può stare a Verona, ma viene più volte rintracciato dentro a un casolare abbandonato

Nei suoi confronti era scattato un divieto di dimora per minaccia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, episodio avvenuto lo scorso Ferragosto: ora è stato portato in carcere

22enne non può stare a Verona, ma viene più volte rintracciato dentro a un casolare abbandonato

I Carabinieri della Radiomobile di Verona hanno tratto in arresto un giovane di 22 anni, cittadino malese, residente regolarmente nella provincia, ma di fatto senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica (in copertina: immagine di repertorio).

Divieto di dimora a Verona dopo l’arresto a Ferragosto

Come fa sapere una nota dei Carabinieri di Verona diffusa giovedì 20 novembre 2025 alla stampa, il 22enne, celibe e senza occupazione, era già sottoposto alla misura del divieto di dimora nel Comune di Verona, disposta dopo un precedente arresto avvenuto il giorno di Ferragosto di quest’anno, per minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Scoperto più volte in un casolare abbandonato

Ma a distanza di poche settimane, la sua presenza sul territorio non è passata inosservata.

Nel corso di alcuni controlli, i Carabinieri hanno rintracciato il giovane più volte all’interno di un casolare abbandonato nella zona della frazione di Quinzano, dove tentava, ogni volta, di nascondersi.

I militari hanno segnalato la violazione della misura cautelare e avanzato la richiesta di aggravamento all’autorità giudiziaria. Il provvedimento, accolto dal giudice e firmato il 28 ottobre, ha portato all’arresto.

Portato a Montorio

Il 22enne è stato condotto nella Casa circondariale di Verona Montorio, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Un episodio che evidenzia il quotidiano impegno dell’Arma dei Carabinieri, nell’attività di prevenzione e repressione dell’illegalità diffusa e dell’esecuzione delle misure restrittive.

Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.