Indagini in corso

26enne trovata senza vita nel canale Tartaro: giallo a Vigasio

La vittima è Erika Boldi, originaria di Mantova. Tanti i dubbi sul decesso: potrebbe essere morta di overdose e poi gettata da qualcuno nelle acque

26enne trovata senza vita nel canale Tartaro: giallo a Vigasio
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Nella giornata di domenica 7 luglio 2024, il corpo senza vita di una ragazza italiana di 26 anni, originaria di Mantova, è stato trovato nelle acque del canale Tartaro a Vigasio, nel Veronese. Si indaga sulle possibili cause del decesso.

26enne trovata senza vita nel canale Tartaro

Un vero e proprio mistero quello che si cela dietro il corpo ritrovato nel canale Tartaro a Vigasio nel corso della mattinata di sabato 6 luglio 2024. La vittima è Erika Boldi, 26enne originaria di Mantova.

La giovane è stata rinvenuta senza abiti incastrata tra le grate dell'unica diga della zona, vicino a campi agricoli e gruppi di abitazioni.

La scoperta è stata fatta da un manutentore del canale che ha immediatamente allertato i soccorsi chiamando il numero unico di emergenza. Sembrerebbe essere stata scartata l'ipotesi di caduta volontaria nel fiume: nei suoi polmoni non c'era acqua.

Si pensa che qualcuno potrebbe averla gettata, priva di sensi o già morta, nel canale. L'unica certezza è che non è deceduta a causa dell'annegamento ed è questo elemento che ha spinto la Procura di Verona ad aprire un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.

L'identificazione da parte dei Carabinieri è stata possibile grazie ai numerosi tatuaggi presenti sul corpo della ragazza, su cui mancavano segni di violenza fisica.

Il punto dove la giovane sarebbe stata ritrovata

Un'auto sospetta

L'ultima volta che Erika è stata vista viva era sabato sera, in un locale di Villafranca. Verso le 23.30 ha chiamato la sorella Ilaria per raccontarle di essere stata arrestata quella mattina per resistenza a pubblico ufficiale a Mantova con l'arresto poi convalidato e la liberazione in attesa del processo previsto per ottobre 2024.

Dalle testimonianze degli abitanti della casa più vicina, proprio attorno alle 23:30 un'auto a forte velocità avrebbe percorso il vialetto privato che attraversa la grande piantagione agricola che finisce nel canale per ritornare, sempre di corsa, alcuni istanti dopo e sparire nella notte.

I filmati delle telecamere posizionati sulle pareti dell'edificio sono stati consegnati ai Carabinieri che cercheranno di risalire all'identità del guidatore.

Erika Boldi

Possibile overdose

Al momento resta ignoto il motivo del decesso, ma sono attesi anche gli esami tossicologici per determinare lo stato psicofisico della giovane al momento della caduta o dell'eventuale getto nel canale.

La mantovana, che aveva problemi di tossicodipendenza, si era allontanata da tempo dalla famiglia, composta dalla madre e una sorella. I familiari, che non avevano sue notizie da diverso tempo, non avevano presentato denuncia di scomparsa.

Le autorità stanno vagliando diverse ipotesi. Potrebbe essere morta per una overdose e poi buttata nel canale ma solo l'autopsia potrà fornire risposte definitive su questa tragica vicenda.

Chi era Erika Boldi

Erika viveva sul confine tra le province di Mantova e di Verona. Dopo aver terminato le scuole medie a Bozzolo, aveva intrapreso le superiori senza mai completarle. I rapporti con la famiglia si erano interrotti da tempo, né la madre né la sorella avevano più sue notizie.

Erika in un post sulla sua pagina Instagram:

 

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Roberta Seroni, la madre della 26enne, ha dichiarato che aveva tentato più volte di convincere la figlia a disintossicarsi, senza successo. Nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 luglio 2024 i Carabinieri hanno interrogato diverse persone che avevano avuto contatti con Erika, cercando di ricostruire le sue ultime ore di vita.

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