La manifestazione

40enne vittima di stupro a Legnago, in 2mila in corteo lungo l'Adige per dire stop a ogni violenza

Tutta la solidarietà della popolazione di Legnago e non solo nei confronti della concittadina vittima di violenza lo scorso 13 giugno 2025

40enne vittima di stupro a Legnago, in 2mila in corteo lungo l'Adige per dire stop a ogni violenza
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2mila persone unite in unica voce per dire basta a ogni tipo di violenza. Nella serata di giovedì 19 giugno 2025, a Legnago, si è svolto un corteo di solidarietà nei confronti della signora 40enne che, lo scorso 13 giugno 2025, ha vissuto un incubo lungo l'argine del fiume Adige: mentre stava passeggiando col suo cane, infatti, è stata assalita da uno sconosciuto, che l'ha aggredita e sottoposta a una violenza sessuale. Solo l'intervento di alcuni passanti ha posto fine al dramma, con l'aggressore che è fuggito a gambe levate. Sul caso sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri, ma la popolazione di Legnago, e non solo, ha deciso di scendere di persona sul luogo della violenza, nel tratto tra ponte Principe Umberto e ponte della ferrovia, per manifestare tutta la vicinanza alla loro concittadina.

40enne violentata, 2mila in corteo lungo l'Adige

A organizzare l'evento è stata la Pro Loco di Legnago, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità - Città di Legnago e con il patrocinio della Città di Legnago. Grande è stato il coinvolgimento della comunità locale, tra cittadini e associazioni, con la partecipazione anche di più di 20 sindaci, non solo della Bassa, ma da tutto il veronese, compreso il Presidente della Provincia Flavio Pasini. A guidare il corteo, di più di 2mila persone, il primo cittadino di Legnago, Paolo Longhi, accompagnato dai suoi omologhi in fascia tricolore.

Obiettivo dell'evento, partito alle 19 all’altezza di via XXIV Maggio e con arrivo alla golena dove si è consumato lo stupro, passando lungo la pista ciclabile dell’Adige, è stato quello di manifestare solidarietà, vicinanza e supporto alla concittadina 40enne vittima di violenza lo scorso 13 giugno, unito alla volontà di riaffermare il diritto di ogni persona a vivere in sicurezza e libertà.

"Ieri sera abbiamo camminato in tanti, lungo la golena dell’Adige - ha scritto su Facebook Paolo Longhi, primo cittadino di Legnago -. Un luogo che dovrebbe sapere di estate, di biciclette, di chiacchiere leggere. Un luogo che invece, da qualche giorno, porta dentro una ferita profonda. C’era una comunità intera, ieri sera. C’erano sindaci, rappresentanti di partiti diversi, donne e uomini della comunità musulmana, cattolici, evangelici, ortodossi. Cittadini senza bandiere, ma con il cuore esposto. E c’era lei. La donna che ha subito la violenza.

L'intervento del sindaco Paolo Longhi

Non ha parlato, non ce n’era bisogno. La sua presenza, discreta e dignitosa, ha parlato più di qualunque discorso. Non possiamo cancellare ciò che è accaduto. E sono certo che le istituzioni faranno il possibile per affrontare una situazione che è ormai una polveriera, aggravata dalla presenza, fuori controllo, di troppi irregolari senza fissa dimora. Ma ciascuno di noi, come semplice cittadino, può scegliere di non voltarsi. Possiamo scegliere di esserci. Di camminare insieme. Anche quando è difficile. Soprattutto quando è difficile.

Perché camminare insieme non risolve tutto. Ma aiuta. Aiuta a non sentirsi soli. Aiuta a riconoscere, anche nel buio, un volto, una mano, un passo accanto al nostro. Aiuta a vivere e così a riprenderci la città. La nostra città nella quale non possiamo sentirci ospiti, continuare a convivere con la paura di attraversare strade, parchi, piazze. Grazie a chi c’era. Grazie a chi continuerà a esserci. È da lì che si comincia".

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Cosa è successo il 13 giugno

Sul caso delle violenza sessuale subita dalla 40enne di Legnago sono ora in corso le indagini dei Carabinieri per cercare di risalire all'identità del responsabile.

I fatti si sono verificati intorno alle 19 di venerdì 13 giugno 2025. La signora stava camminando insieme al cane lungo l'argine del fiume Adige, nel tratto tra ponte Principe Umberto e ponte della ferrovia, quando all'improvviso è finita nella morsa di un violentatore, che l'ha bloccata e trascinata in un canneto, dove poi si è verificato lo stupro.

Un vero incubo per la 40enne, terminato solo grazie al guaito del cane che ha richiamato l'attenzione di alcuni passanti. Il loro intervento ha fatto subito scappare il violentatore, che ha lasciato la signora seminuda in mezzo alla vegetazione.

La 40enne è stata poi presa in carico dai sanitari del 118, che l'hanno prima portata al "Mater Salutis", per poi trasferirla a Verona. Le indagini dei Carabinieri si stanno focalizzando da un lato sulle testimonianze della vittima e di chi è intervenuto per aiutarla, dall'altro sull'analisi dei filmati di videosorveglianza della zona. Al momento in cui vi scriviamo non abbiamo ancora contezza di novità sugli accertamenti degli inquirenti, non appena riceveremo informazioni vi aggiorneremo sullo stato delle ricerche.

"Sono amico da anni della famiglia della vittima - aveva dichiarato alla Tgr Veneto Paolo Longhi, sindaco di Legnago -. Ho sentito i familiari e quindi unisco il mio dolore istituzionale a quello personale. Le telecamere ci aiutano sempre: ad aprile era già accaduto un episodio di violenza sessuale nelle campagne legnaghesi e i Carabinieri erano riusciti, nel giro di qualche giorno, ad assicurare alla giustizia questo malvivente".

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