I Carabinieri della Stazione di Illasi, nell’ambito delle attività di prevenzione contro le truffe informatiche disposte dal Comando Provinciale di Verona, hanno concluso una complessa indagine che ha portato alla denuncia in stato di libertà di un 59enne di origini pugliesi, gravemente indiziato di truffa aggravata.
Un fenomeno che purtroppo si sta verificando sempre più a macchia d’olio anche in altre parti del Veneto, come accaduto di recente anche a Padova, dove una 74enne è stata truffata da un finto maresciallo dei Carabinieri.
La denuncia dell’anziano
Come riferito dalla nota stampa diffusa dai Carabinieri di Verona alle redazioni venerdì 19 dicembre 2025, le indagini sono scattate dopo la segnalazione di un 78enne residente a Illasi, che nel novembre 2025 era stato contattato da un presunto operatore bancario.
Con una serie di raggiri, l’anziano era stato indotto a effettuare un bonifico da 15.000 euro, convinto di dover bloccare un’operazione fraudolenta sul proprio conto.
Il raggiro via SMS
La truffa è iniziata con un messaggio SMS che segnalava un falso bonifico in uscita e invitava la vittima a contattare un numero telefonico indicato nel testo. Una volta chiamato, il sedicente impiegato bancario ha parlato di un tentativo di pagamento illecito, fornendo istruzioni dettagliate per “mettere in sicurezza” il conto.
Rassicurato da un linguaggio tecnico e convincente, l’anziano ha effettuato l’accesso online al proprio conto corrente e disposto un bonifico di 15.000 euro verso un altro conto, ritenuto necessario per evitare la perdita del denaro.
Le indagini
Dopo la denuncia, i Carabinieri hanno avviato immediatamente gli accertamenti, ricostruendo i flussi di denaro e individuando il titolare del conto corrente destinatario della somma. L’attività investigativa ha consentito di identificare il presunto responsabile della truffa.
Grazie a un decreto di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Verona, i militari sono riusciti a bloccare le somme trasferite e a restituire integralmente i 15.000 euro alla vittima, evitando un grave danno economico.
L’operazione conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alle truffe online e ai raggiri ai danni degli anziani, attraverso attività investigative mirate e azioni di prevenzione sul territorio.
“Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato potrà essere accertata solo con eventuale sentenza definitiva di condanna”.
Un’altra truffa a Padova
Il caso del 78enne di Illasi non rappresenta l’unica vicenda di truffa agli anziani che è stata smascherata in Veneto di recente.
Come raccontato da Prima Padova, il 17 dicembre 2025, gli agenti della Squadra Mobile hanno bloccato un 35enne napoletano, ritenuto autore di una truffa commessa ai danni di una 74enne in zona Guizza. Il malvivente stava per rubargli gioielli per un valore di 25mila euro, attraverso lo stratagemma del finto maresciallo.
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