80enne morta sui gradini di casa, esposto in Procura del figlio: perché il montascale era ancora rotto?
Laura Benin di Albaredo d'Adige ha perso la vita lo scorso 10 maggio 2025: appena tornata dall'ospedale dopo la dialisi, si trovava vicino alla porta del suo alloggio Ater quando ha accusato un malore fatale

Fare chiarezza per avere giustizia. E' con questo spirito che Giorgio Roverso, 56 anni, ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Verona, per fare luce sulle circostanze che hanno portato, lo scorso 10 maggio 2025, alla morte di sua mamma Laura Benin, signora di 80 anni di Albaredo d'Adige, che ha perso la vita a seguito di un malore fatale che l'ha colta sui gradini di casa.
Al centro delle richieste del figlio, gli accertamenti sul montascale dell'edificio, strumento che, considerate le precarie condizioni di salute, avrebbe evitato all'80enne di salire e scendere le scale, ma che purtroppo da diversi anni era oggetto di malfunzionamenti, circostanza che si è verificata anche il giorno del tragico decesso.
Morte Laura Benin
La signora Laura Benin, purtroppo, si è spenta all'età di 80 anni mentre stava affrontando la rampa di scale che la separavano dalla sua abitazione, un alloggio Ater ad Albaredo d'Adige in via Roma.
Quasi giunta alla porta di casa, ha accusato un malore improvviso che l'ha fatta accasciare.
Ad allertare il figlio Giorgio è stata una vicina, mentre a chiamare il 118 è stato proprio il 56enne. Prima il figlio, poi i medici hanno provato disperatamente di rianimare Laura, ma ogni tentativo è stato inutile. La signora, come ricostruito, quel giorno era appena tornata a casa dopo aver trascorso diverse ore in ospedale a Legnago per sottoporsi alla dialisi. Laura Benin, infatti, soffriva di diverse malattie: dall'insufficienza renale cronica, all'ipertensione e al diabete, a cui si aggiungevano anche problemi alle anche che le rendevano difficile muoversi.
Un esposto in Procura
Sulla morte della madre, Giorgio Roverso ha deciso di presentare un esposto in Procura. Il figlio, come riferito da L'Arena, vuole fare chiarezza sulle circostanze della morte, in riferimento al malfunzionamento del montascale situato nel condominio. Giorgio ha fatto sapere che non ha alcun elemento per mettere in correlazione il decesso della madre con la situazione del montascale rotto, tuttavia, intende capire se l'eventuale funzionamento del dispositivo elettronico avrebbe potuto non farla affaticare e quindi evitare il rapido aggravamento delle sue condizioni.
Nell'esposto viene ripercorsa la vicenda di Laura Benin. La signora era entrata nell'alloggio Ater nel 2015, mentre l'anno successivo ha visto peggiorare il suo stato di salute: l'insufficienza renale l'aveva costretta a sottoporsi a dialisi per tre volte alla settimana. Per questo motivo, il montascale per lei era di vitale importanza, al fine di andare e venire da casa senza fare le scale. Lo strumento, però, in tutti questi anni ha manifestato diversi guasti.
La situazione si è fatta talmente critica, che Laura si è dovuta affidare a un avvocato, il quale nel 2021 ha inviato una lettera al Comune. Il montascale è stato così riparato, ma solo per poco tempo.
Il figlio Giorgio ha spiegato a L'Arena che in questi anni il problema è stato rimbalzato tra uffici comunali e Ater: "Mi hanno risposto di provvedere personalmente alla manutenzione del montascale. Ma il problema non era la riparazione: il dispositivo non ha mai funzionato".
Oltre a ciò, c'è anche in ballo il tema di un cambio abitazione, con passaggio al primo piano dell'edificio. Un nipote di Laura, però, ha dichiarato al Corriere Veneto che a sua nonna era stata offerta un'abitazione, ma che quest'ultima fosse "piccola, piena di crepe e con pavimenti rotti: condizioni in cui non poteva vivere". Sempre al primo piano, Laura aveva fatto richiesta per un altro alloggio, il quale però, scrive il Corriere, era stato dato a un'altra signora tramite bando.