A Monteforte il nuovo sacrario della Val d’Alpone

Domenica 27 gennaio, in Piazza dei Martiri, saranno inaugurate quattro lapidi in marmo, appena restaurate, con i nomi dei Caduti della Resistenza.

A Monteforte il nuovo sacrario della Val d’Alpone
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A Monteforte il nuovo sacrario della Val d’Alpone. Domenica 27 gennaio, in Piazza dei Martiri, saranno inaugurate quattro lapidi in marmo, appena restaurate, con i nomi dei Caduti della Resistenza.

A Monteforte il nuovo sacrario della Val d’Alpone

Domenica 27 gennaio, all’interno della Piazza dei Martiri, all’ingresso nord di Monteforte, che è stata completamente sistemata, saranno inaugurate le quattro lapidi in marmo appena restaurate, le quali contengono i nomi dei Caduti della Resistenza dei Comuni della Val d’Alpone (Monteforte d’Alpone, Montecchia di Crosara, Roncà, San Giovanni Ilarione e Vestenanova), del Comune di San Bonifacio, di San Bortolo e Campofontana (frazioni di Selva di Progno).

Lo stato delle lapidi fino ad oggi

Dal 1975 fino al 2010 le lapidi si trovavano nel loggiato esterno del Palazzo Vescovile, poi sono state rimosse per portare alla luce dei preziosi affreschi e fino ad oggi sono rimaste abbandonate all’interno del cortile del palazzo.

Le parole del sindaco Marini

Il sindaco di Monteforte Gabiriele Marini ha commentato: «Dopo tanti finalmente le lapidi hanno trovato una degna collocazione per ricordare il sacrificio di tutti quei giovani che hanno dato il bene più prezioso, cioè la loro vita, per la conquista della libertà nel nostro territorio. Come Amministrazione abbiamo deciso di metterle in piazza Martiri perché questa, trovandosi all’inizio della Val d’Alpone, diventerà “memoria” per chi transita verso la vallata».

L'artefice del restauro

Le quattro lapidi, che sono state restaurate da Giovanan Portinari, sono state posizionate su una struttura in calcestruzzo, sul cui piede è stata ricavata una vasca d’acqua dotata di illuminazione notturna.

Il programma della giornata

Domenica 27 gennaio alle 10.45 il corteo partirà da piazza Silvio Venturi per raggiungere piazza dei Martiri. Poi ci saranno la benedizione delle lapidi da parte del parroco, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di una corona per i caduti e i discorsi ufficiali delle autorità.

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