A Verona studenti americani
I ragazzi nel Bel Paese per studiare il sistema elettorale italiano.
Un'estate culturale
Dalla Georgia a Verona per studiare, durante l’estate, storia e letteratura italiana ma anche diritto europeo e il sistema elettorale in vigore nel nostro continente. Saranno 40 gli studenti americani della Scuola di Affari Pubblici e Internazionali dell’Università della Georgia che, mercoledì 6 giugno, parteciperanno alla lezione sul “Sistema elettorale italiano e norme sulle elezioni locali”, tenuta dal direttore generale del Comune Fabio Gamba.
Università della Georgia
È da ben 25 anni che la Scuola di Affari Pubblici e Internazionali dell’Università della Georgia organizza nella nostra città la sessione estiva “Verona Study Abroad Program”, per studenti americani.
Nel corso del programma di studio, che dura sei settimane, le competenze degli studenti si arricchiscono tramite la formazione in aula, ma anche attraverso esperienze per conoscere la cultura, la lingua, le usanze e il territorio italiano. Gli studenti, provenienti per la maggior parte dalle Facoltà di Scienze Politiche ed Economia, partecipano a visite guidate della città di Verona, del Lago di Garda e di alcune cantine e ristoranti del territorio, per conoscere le tipicità enogastronomiche scaligere.
Le attività
Negli ultimi anni, alla sessione estiva si è aggiunto anche un programma primaverile che dura undici settimane, che permette agli studenti di visitare anche città limitrofe come Padova e Venezia. Le attività della scuola sono state presentate questa mattina, in sala Arazzi, dall’assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani, dal direttore del programma, nonchè professore emerito della Scuola di Affari Pubblici e Internazionali dell’Università della Georgia, Jerome Legge e dalla coordinatrice locale della scuola Orsolya Farkas. “Una bellissima occasione di interscambio culturale – ha detto Briani -. Verona ogni anno accoglie centinaia di studenti stranieri che giungono da tutto il mondo per visitare e studiare nella nostra bellissima città. Giovani che, molto spesso, poi tornano assieme alle loro famiglie”.