A Villafranca è boom di sfratti

Al nostro giornale l’appello del vicesindaco Terilli: «Dategli un appartamento, per loro garantiamo noi». Ma è silenzio

A Villafranca è boom di sfratti
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Al nostro giornale l’appello del vicesindaco Terilli: «Dategli un appartamento, per loro garantiamo noi». Ma è silenzio

Il vicesindaco di Villafranca, Nicola Terilli, assessore con deleghe alle Politiche Sociali e della Famiglia è persona misurata, riflessiva e non certo fan dei colpi di teatro. Ma questa volta, pur tenendo fede alle famose pausa precedenti alle risposte, lancia un vero e proprio appello perché in ballo c’è il futuro di decine e decine di famiglie ai conti con difficoltà inedite e gravose. Il tema è quello degli sfratti, termine piuttosto esotico nell’isola felice Villafranchese.

La crisi di alcuni grossi poli industriali del circondario, soprattutto quello del gruppo industriale Tosoni, in amministrazione straordinaria dal maggio scorso, ha creato situazioni a cui la città non era abituata ma per cui si sta attrezzando. Ad oggi a Villafranca una trentina di famiglie non riesce più a pagare l’affitto per morosità incolpevole: si tratta di inquilini che non possono più far fronte al canone di locazione perché in situazione di indigenza causata da parziale o totale perdita di reddito del nucleo familiare. Dieci, addirittura, sono già nella procedura di sfratto e presto saranno senza un tetto sopra la testa. Già dallo scorso agosto è in vigore però il decreto delle Infrastrutture con cui il Governo ha stanziato 60 milioni di euro proprio per questo tipo di esigenza.

Fondi che le Regioni hanno poi dirottato ai Comuni che ne hanno fatto richiesta. E tra questi c’è proprio Villafranca: ogni nucleo familiare può avere fino ad un anno di copertura economica, compreso l’anticipo trimestrale della caparra o la sanatoria di mensilità arretrate, per un massimo di 12mila euro. Ma nonostante queste garanzie i privati, e di conseguenza le agenzie immobiliari, non mostrano segnali di fiducia: «Mi vedo costretto a lanciare un appello ai proprietari di immobili e alle agenzie: non rifiutate di affittare appartamenti a chi si trova in difficoltà e per il momento non ha una busta paga o ha una procedura di sfratto in corso: dietro di loro c’è il Comune che garantisce e li aiuta in un percorso di formazione e di reinserimento lavorativo. Parliamo di persone che hanno sempre pagato l’affitto e che ora si trovano in questa situazione. Vedere appartamenti sfitti da anni che non vengono affittati piuttosto che darli a queste persone è davvero triste. Mostrate fiducia nel vostro Comune se non in queste persone, perché io so come funziona... che tra agenzie ci si parla e alla fine nessuno si fida più» si sfoga Terilli.

Prima di concedere coperture e garanzie il Comune deve comunque verificare che il beneficiario abbia un reddito Ise non superiore a 35mila euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore Isee non superiore 26mila euro e che sia destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida. Necessario ovviamente che il richiedente sia titolare di un contratto di abitazione regolarmente registrato e risieda nell'alloggio da cui è sfrattato da almeno un anno, oltre da avere cittadinanza italiana o di un Paese dell'Ue o possieda un regolare titolo di soggiorno. Infine chi richiede l’aiuto del Comune non può essere titolare di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile e adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.

Nel solo Comune di Villafranca sono ben 170 le famiglie in attesa di un alloggio popolare, e questa emergenza aggrava la situazione abitativa di una realtà che per la prima volta si trova a far fronte ad un problema così rilevante. «Non è una garanzia e un aiuto a prescindere – spiega meglio l’assessore Terilli – Chi chiede il nostro intervento deve dimostrare di stare attivamente cercando lavoro e di essere disponibile ad adattarsi a qualsiasi tipo di impiego, in modo da dare prova di spirito di adattamento e di volontà ad uscire il prima possibile da questa situazione» conclude il vicesindaco.

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