Addio don Teobaldo, uomo umile e buono
Si è spento qualche ora fa il parroco di Gazzolo, il dolore della comunità è immenso per un uomo che ha amato e donato molto ai fedeli.
Addio don Teobaldo, uomo umile e buono. Si è spento qualche ora fa il parroco di Gazzolo, il dolore della comunità è immenso per un uomo che ha amato e donato molto ai fedeli.
Strappato ai suoi fedeli
Non ce l'ha fatta don Teobaldo Faliva, ad annunciare la sua scomparsa con molto dolore sono stati il sindaco di Arcole Alessandro Ceretta e un gruppo di fedeli del circolo noi di Gazzolo. Da qualche tempo don Teobaldo si era ammalato di leucemia e, da quanto raccontato dall'ex sindaco di Arcole e consigliere regionale Giovanna Negro, la situazione si era aggravata molto. Oggi, sabato 29 dicembre 2018, dopo un giorno e mezzo di coma, il parroco di Gazzolo d'Arcole si è spento.
Diverse le comunità che lo hanno amato
Moltissimo il dolore dei fedeli che quel 30 settembre del 2012 lo avevano accolto insieme all'ex sindaco Negro, due ore dopo dall'ultima messa di don Alessandro Scopelliti. Sono in molte le persone che, appresa la notizia, hanno commentato con grande dolore questa perdita importante per la piccola comunità di Gazzolo. Non solo fedeli e parrocchiani, anche la famiglia deve affrontare un altro lutto. Poco più di due anni fa ad andarsene era stato il fratello, don Angelo Faliva, lasciando la comunità di Negrisia, nel trevigiano, enormemente addolorata dopo che il parroco era stato per 24 anni la fedele guida del paese e un uomo apprezzato in diverse parrocchie.
L'uomo, il parroco, l'amico
Nato a Sossano, nel vicentino, e ordinato sacerdote il 16 giugno del 1974, don Teobaldo è stato anche parroco di Roveredo di Guà e Caselle di Pressana. Soprattutto, però, è stato un grande punto di riferimento per le moltissime persone che a lui si sono avvicinate.
"L'ho conosciuto in triplice veste - ha raccontato l'ex sindaco Negro con la voce spezzata dal dolore -, come mamma, credente e sindaco. Ha portato molto nella comunità, ero sindaco quando è arrivato e lo abbiamo accolto con grande gioia. Lui era un uomo umile, semplice e pieno di fede. È entrato nella comunità in punta di piedi, era una persona molto buona e ha saputo trasmettere i valori alle altre persone. Permetteva anche ai genitori di fare un bel percorso in merito ai sacramenti che i figli che si apprestavano a ricevere. Era una persona molto presente, apriva il catechismo, era un punto di riferimento per tutti. Basti pensare a quando ho avuto problemi di parto e lui è venuto a trovarmi in ospedale. Mia figlia è disperata da quando ha saputo della sua scomparsa".