Agricoltore veronese muore schiacciato dal trattore: Luigi Ruffo aveva 39 anni
Dal 2006, una volta ereditato un piccolo oliveto, si era appassionato all'agricoltura, ma soprattutto alla produzione di olio

Nel tardo pomeriggio di lunedì 19 maggio 2025, Luigi Ruffo è morto schiacciato dal suo trattore a Quinto, in Valpantena.
Luigi Ruffo
A dare l'allarme è stato un passante in via Are Coltri che si è accorto del trattore capovolto e, sotto di esso, Luigi Ruffo di 39 anni.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti un'ambulanza infermierizzata e un'auto medica, assieme a Polizia e Vigili del Fuoco. Inoltre, era presente anche lo Spisal dell'Ulss 9 per eseguire degli accertamenti. Sfortunatamente non c'è stato nulla da fare per i soccorsi, se non dichiararne il decesso fra gli ulivi.
È ancora da verificare se il trattore avesse in dotazione un roll-bar, dispositivo salvavita in caso di ribaltamento del mezzo che però diventa ingombrante se si lavora tra le frasche basse.
Tutto fa presupporre che il ribaltamento del veicolo sia stato a causa di un muretto di cemento coperto dall'erba. Si ipotizza, infatti, che le ruote vi siano salite sopra, inclinando il mezzo agricolo fino a provocarne il suo rovesciamento.
Sul luogo dell'incidente è arrivata anche la sorella della vittima, la Sindaca di Illasi Emanuela Ruffo. Con le lacrime agli occhi, è rimasta lì mentre spostavano la salma dell'uomo.
Soltanto qualche giorno prima, la direttrice dello Spisal, Stefania Dolci, aveva evidenziato come le morti sul lavoro in agricoltura siano costanti, non come negli altri settori. Di fatto, ha precisato che il ribaltamento del trattore è una delle maggiori cause di infortunio e, nei casi peggiori, di morte. Nello specifico, un mezzo agricolo su tre non ha dispositivi per la prevenzione degli infortuni, come un roll-bar o la cintura di sicurezza.
La sua azienda
Luigi si era appassionato all'agricoltura, ma più nello specifico, alla produzione di olio quando, nel 2006, ereditò un piccolo oliveto da suo padre. Da quel momento, come scrive Slow Food Veneto, ne rimase "folgorato" e iniziò la sua carriera di agricoltore.
Come si può leggere nel suo sito, ha sperimentato molto negli anni, senza mai usare prodotti chimici. Di fatto, anche come pesticida ha sfruttato soltanto infusi di erbe medicinali e aromatiche. Inoltre, dal 2019 si stava occupando anche della produzione di miele.