Verona

Agsm: diffida di Croce e Albertini, Past President, contro l'aggregazione con A2A

La diffida illustra l'illegittimità dell'operazione che la società e i soggetti intendono compiere.

Agsm: diffida di Croce e Albertini, Past President, contro l'aggregazione con A2A
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Una conferenza stampa tenuta dall'avvocato Michele Croce e dall'avvocato Gian Paolo Sardos Albertini dove hanno rsposto la diffida inoltrata ai vertici Agsm e non solo.

La lettera di diffida

Nella giornata di oggi, mercoledì 13 maggio 2020, si è tenuta la conferenza stampa che ha portato alla luce la diffida firmata dall'avvocato Croce e Sardos Albertini che è stata inviata al consiglio di amministrazione Collegio Sindacale Organismo di Vigilanza di Agsm S.p.A, di Agsm Energia S.pA, Megareti S.pA, Agsm Lighting Srl, Amia Verona, Acque Veronesi, al consiglio comunale di Verona, al Comune di Verona e nello specifico alla commissione VII Controllo, alla giunta comunale di Verona assessorato alla trasparenza, all'assessorato alle aziende partecipate e al dirigente aziende partecipate. Nello specifico la diffida vuole segnalare il rischio dell'operazione dell'aggregazione tra Agsm e A2A a causa di alcuni aspetti giuridici che se attuati possono rendere elevati i profili di illegittimità dell'operazione.

Il progetto di fusione

Nella lettera di diffida, letta da Michele Croce, si evince:

"Nella primavera 2019 Agsm Verona e Aim Vicenza, in prospettiva di un progetto che prevedeva il coinvolgimento di un terzo soggetto identificato con A2A, incaricava come advisor la società Roland Berger affinché ne verificasse le condizioni. I consigli comunali di Verona e Vicenza avevano anticipato che il lavoro dell'advisor sarebbe stato finalizzato a guidare le scelte a una fase di confronto trasparente con i soggetti indicati, al fine di garantire la migliore soluzione per le proprietà pubbliche".

La trattativa diretta con A2a

L'avvocato Croce ha proseguito:

"Dagli organi di stampa è emerso che la motivazione della 'trattativa diretta' risiederebbe nella natura 'infungibile' degli asset proposti da quest'ultima e individuati nel prospettato conferimento di un termovalorizzatore situato a Corteolona (PV), al quale avviare per lo smaltimento gli RSU raccolti da Amia Verona. Tale aspetto di infungibilità appare oltre che sconveniente sotto il profilo di economicità, anche contrario alle norme del Testo Unico dell'Ambiente e in particolare all'articolo 182, comma 3, che osta alla possibilità di smaltimento di RSU in regioni diverse da quelle di produzione. L'inceneritore inoltre risultava aver mostrato criticità sia ambientali che di adeguatezza tecnica con la conseguenza che dall'aggregazione con A2A deriverebbe l'obbligo di contribuire all'adeguamento estremamente oneroso".

E' preferibile condurre gli accertamenti

Croce ha concluso:

"Abbiamo inviato la diffida che costituisce una dettagliata illustrazione dei fatti per una esatta rappresentazione della realtà al fine di escludere qualsivoglia elemento di ignoranza incolpevole nelle future decisioni, che quindi, se adottate, lo saranno con l'elemento soggettivo pieno della volontà precisa ed informata. Diffidiamo quindi gli organi in indirizzo, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze, di statuto e di legge a verificare se le circostanze riportate nelle premesse corrispondano a verità. Di condurre opportuni accertamenti al fine di verificare se i presupposti dell'invocato profilo di 'infungibilità' dei servizi proposti da A2A, che consentirebbe di derogare alle norme del codice degli appalti, siano o meno sussisenti. Di diffidare l'organo amministrativo di Agsm Verona al rispetto delle norme del codice degli appalti in ordine al progetto di fusione"

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