Al via Immaginaction, il primo festival del teatro studentesco
Tra le scuole che parteciperanno al festival anche l'istituto "Stefani-Bentegodi" di Isola della Scala

Tra le scuole che parteciperanno al festival anche l'istituto "Stefani-Bentegodi" di Isola della Scala
Presentato ieri, mercoledì 14 dicembre, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il Festival del teatro studentesco, dal titolo “Immaginaction”, che si svolgerà al teatro dell’ex Centro Mazziano sabato 17 e domenica 18 dicembre.
Erano presenti all'evento Francesco Lo Duca, vicario dell’Ufficio scolastico territoriale, Sara Meneghetti e Pietro Battistoni portavoce e vicepresidente di Fucina Culturale Machiavelli oltre al consigliere con delega alla cultura Luca Zamperini.
Il Festival è nato come momento di incontro, scambio e formazione, rivolto a tutti gli studenti degli istituti superiori della provincia di Verona che svolgono attività teatrali all’interno del loro percorso scolastico. L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Verona in collaborazione con Fucina Culturale Machiavelli e con il sostegno del Consorzio Zai e della Fondazione Giorgio Zanotto.
Saranno in tutto cinque gli istituti che parteciperanno all’iniziativa, tre di Verona (Liceo Maffei, Istituto Copernico ed Educandato Agli Angeli) e due della provincia (Liceo Cotta di Legnago e Istituto Bentegodi di Isola della Scala). I laboratori della domenica saranno tenuti da professionisti delle diverse discipline teatrali. Mirko Segalina tratterà il tema della recitazione per il cinema; Sabrina Carletti affronterà il rapporto tra l’attore e l’oggetto, Andrea Lucchi si concentrerà sulla figura del tecnico di scena e dei suoi segreti, Sara Meneghetti approfondirà l’incontro tra drammaturgo e attore.
«Oggi presentiamo un’iniziativa a cui personalmente tengo molto», ha esordito Zamperini, «un festival del teatro studentesco che coinvolge solo alunni di scuole superiori, e quindi ha un target di età ben definito, e che è realizzato con la collaborazione di una realtà culturale molto giovane, la Fucina Culturale Macchiavelli, che lavora in città da un anno e mezzo circa. Saranno due giorni aperti al confronto tra studenti, con la possibilità di interfacciarsi con docenti che fanno cultura per professione. Ci sarà anche la possibilità di partecipare come pubblico, sia durante le giornate di lavori, sia allo spettacolo di sabato sera, con un’offerta simbolica di 3 euro. Il ricavato sarà donato a Unicef, che ancora una volta è partner delle attività culturali organizzate dalla Provincia. Progetti come questo possono avere un grande valore anche dal punto di vista sociale, perché il teatro agevola l’inclusione, lo spirito di gruppo, la socializzazione. E non si sa mai che da queste iniziative qualcuno trovi lo stimolo per fare del teatro la propria professione futura».
«L’obbiettivo di questo festival è mostrare come il mondo del teatro vada al di là della recitazione», ha aggiunto Sara Meneghetti, «coinvolgendo numerose professionalità. Il tema che tiene tutto insieme rimane però uno solo: l’immaginazione. La prima giornata sarà dunque dedicata ai percorsi che le diverse scuole hanno fatto: alcuni istituti presenteranno dei lavori finiti, altri mostreranno dei piccoli laboratori. Il secondo giorno, invece, saranno gli stessi ragazzi a ricevere qualcosa attraverso i workshop tenuti dai docenti».
Lo Duca ha poi concluso la presentazione del festival affermando che «ciò che vogliamo fare come Pubblica Istruzione è fornire le migliori opportunità di crescita ai ragazzi. E attraverso questi strumenti i ragazzi hanno l’opportunità di verificare le proprie attitudini fuori dagli orari scolastici. Il teatro sta entrando anche all’interno dei percorsi curricolari proprio per la sua grande forza di risolvere i problemi di socializzazione, di apprendimento, di timidezza; quindi ben vengano iniziative come questa, perché promuovono la capacità di stare insieme e allo stesso tempo creano spettatori critici e consapevoli per il futuro del teatro».